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IN CORSO DANTE

Ecco la pista ciclabile fai da te: una corsia “abusiva” per le biciclette

Non autorizzata dal Comune, non si sa chi l’abbia realizzata. «Provvederemo a cancellarla»

Una nuova pista ciclabile è spuntata in corso Dante. Peccato che a deciderne la realizzazione non sia stato il Comune: si tratta di una “pista fai da te”, realizzata in modo artigianale da qualche provato cittadino. In pratica, una pista ciclabile abusiva.

Non una novità per il cavalcavia della Circoscrizione 8, che già nel novembre 2022 era diventato la tela ideale dove dipingere abusivamente una corsia per biciclette. Corsia che l’amministrazione decentrata aveva prontamente rimosso. «Eravamo intervenuti facendo cancellare la ciclabile con della vernice nera da asfalto», ha ricordato il presidente Massimiliano Miano. Copertura che non è durata troppo a lungo. I segni del disegno di un anno fa sono ben visibili, così come la tinta bianca fresca. Tratteggi e biciclette stilizzate che sono ritornate su un solo lato del corso, quello che da via Nizza porta verso corso Filippo Turati.

«Anche in questo caso provvederemo in breve tempo a rimuovere con della vernice apposita la ciclopista abusiva», ha annunciato il presidente della Otto, raccomandando i cittadini che percorrono a piedi o in bici il corso di attraversarlo in sicurezza e di «non utilizzare la corsia» abusiva. Ma chi è stato l’autore della ciclabile non autorizzata? Come un anno fa, anche oggi «non sappiamo chi sia stato a dipingerla», ha ammesso Miano.

Solo poche settimane fa, in corso Brescia è apparsa una corsia ciclabile simile. Un atto rivendicato dagli attivisti del movimento globale Fridays For Future, che insieme ad Extinction Rebellion hanno disegnato sulla strada una nuova segnaletica orizzontale. Un gesto simbolico, ma non solo. L’atto di dipingere ciclopiste, per gli ambientalisti guidati da Greta Thunberg, è un appello alle istituzioni. Una chiamata alla responsabilità per le istituzioni nazionali e locali, invitate ad incentivare e promuovere modalità di trasporto più ecologiche ed ecosostenibili, come le biciclette. Per gli attivisti dei F4f è necessario un impegno concreto per contrastare il cambiamento climatico. Anche attraverso politiche che favoriscano l’utilizzo delle bici per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria in città. Che sia anche la ciclopista abusiva disegnata sul cavalcavia di corso Dante un’iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici?

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