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Il progetto

Il Valentino 2.0: addio discoteche, in estate riaprono nuovi locali - IL VIDEO

Cantieri in rampa di lancio per l’ex Rotonda, Chalet e Fluido. I dubbi su Cacao e Club 84

L’estate del 2024 potrebbe davvero essere quella del rilancio. Per le vecchie discoteche, ormai parte del passato, e in generale per il parco del Valentino. Il tempo delle serrande abbassate e delle porte sprangate sta per finire. Lo annunciano i cantieri, lo dicono i gestori dei nuovi locali che a fronte di ingenti investimenti ora hanno intenzione di portare alla luce le loro creature. Tre locali (ex Fluido, Chalet e Rotonda) sono in dirittura d’arrivo. Il mese di giugno potrebbe essere quello decisivo. Altri, invece, non se la passano benissimo: l’ex Cacao, il Club 84 e poi - in mezzo - le meno ingarbugliate storie del Life e della Latteria Svizzera. E c’è chi lavora: il Pero e l’Imbarco Perosino.

Il Life

Il Pados (ex Fluido)

Non chiamatelo più Fluido, quello è il passato. Si chiamerà, invece, Pados e potrebbe essere il primo locale ad aprire i battenti. Lo assicura Alex Ianachievici, amministratore delegato di Invest. Ossia la società che dal 2021 sta gestendo la struttura. Prima con la demolizione delle opere abusive, poi con i lavori veri e propri. «A breve si riparte con il progetto Valentino - assicura Ianachievici -. Abbiamo perso 6 mesi per lo smantellamento dei manufatti abusivi, ma ora siamo in rampa di lancio. Abbiamo avuto anche un problema con la fognatura (che non c’era) e ora anche questa pratica è chiusa». Il Pados offrirà dal cocktail bar al ristorante, aperitivo, cena, dopocena, musica dal vivo, dj set, si aprirà anche a pranzo. E ci sarà spazio per gelati e dolci. Avrà terrazze su sei livelli affacciate sul Po, che ospiteranno tavolini con quattrocento posti a sedere.

L'ex Fluido diventerà Pados

Chalet e Rotonda

Tra giugno e luglio dovrebbe riaprire (questa volta per davvero) anche l’ex rotonda del Valentino, le cui luci si sono spente per sempre nel 2016. Oggi un vero e proprio cantiere, in corso Massimo d’Azeglio, che si affaccia su un altro cantiere, quello di Torino Esposizioni. Sarà un ristorante e un locale d’intrattenimento aperto a tutti. Dunque non più un luogo aperto solo di notte. La stessa sorte che, già sappiamo, toccherà altri poli della storica movida torinese. Come il vecchio Chalet di viale Virgilio.

Cantieri allo Chalet

«Siamo fiduciosi di riaprire prima dell’estate, a inizio giugno - racconta Marco Muzj, direttore della filiale Piemonte per il Gruppo La Cascina -. Comune e sovrintendenza hanno approvato il progetto». Addio alla discoteca in favore di un’offerta che sarà declinata per le ore diurne e serali privilegiando la ristorazione di qualità e lasciando ampio spazio alla musica. Prenderà corpo un ristorante a tutti gli effetti, dalla colazione (che avrà anche tinte internazionali) fino al post cena. E poi pranzi di lavoro, anche veloci, aperitivi, cena e post cena con cocktail bar e musica dal vivo.

Ma dietro a tutti i risultati, come sappiamo, ci sono anche molti sacrifici: negli anni sono state rimosse 1000 tonnellate di macerie abusive, sanificato, consolidato la struttura, rifatto il tetto. La società che ha vinto la concessione si chiama Vivenda e la gestione sarà di dieci anni, più un ipotetico rinnovo di altri dieci.

Cantieri allo Chalet

Le noti dolenti

Il Valentino, però, non è tutto rose e fiori. Le interpellanze presentate dai consiglieri Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ed Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) hanno portato la vicesindaca, Michela Favaro, a fare luce sul futuro delle altre discoteche. Detto della piena operatività del Pero e dell’imbarchino, restano i dubbi sul Cacao che attende di essere messo a bando. Per il Life, aggiudicato alla società 3GM Srl, è in corso la formalizzazione del nuovo contratto.

L'ex Cacao

Mentre giace nel degrado il Club 84. Il locale è stato aggiudicato lo scorso 24 gennaio, con un canone annuo di 38mila euro. L’assegnazione diventerà definitiva solo a seguito del positivo esito dei controlli sul possesso dei requisiti dell’aggiudicatario. Abusi edilizi insanabili, risalenti a epoche diverse, avevano portato - a febbraio del 2023 - alla sua chiusura. Ancora da chiarire la posizione della Latteria Svizzera. «Un percorso - spiega il presidente della 8, Massimiliano Miano -, che dovrebbe comunque garantire le prime aperture tra soli tre mesi».

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