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Al Salone del Libro

Madame Camorra, la vita di Pupetta Maresca secondo Giovanni Terzi

La storia della donna capace di vendicare la morte del boss suo marito e mettersi alla testa della Camorra

La blasonata casa editrice Vallecchi, storico gioiello dell’editoria fiorentina guidata da Alessandro Bacci, ha dato alle stampe e presentato al Salone del libro di Torino “Madame Camorra”. La storia di Pupetta Maresca è un coacervo di tragedie personali, scelte sbagliate e un’esistenza vissuta all'ombra della criminalità organizzata. Un racconto che ha catturato l'attenzione di Giovanni Terzi, giornalista e compagno di Simona Ventura. Nel suo libro (Vallecchi, pagine 192, euro 18), Terzi offre un ritratto dettagliato e sfaccettato di una figura che ha dominato la camorra napoletana per decenni. Pupetta Maresca, all'anagrafe Assunta, è stata una donna d’onore, spietata, di grande bellezza e di indomabile coraggio, una madre tenera che ha conservato per tutta la vita i giocattoli del figlio scomparso. Ma non si può dimenticare che è stata anche una donna capace di uccidere il presunto mandante dell'omicidio del marito, il boss Pascalone e Nola, mentre era incinta di sei mesi, di fatto mettendosi a capo degli affari loschi della Nuova Famiglia che era la fazione rivale della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.

La sua vita, così violenta e spericolata, è stata difficile da sdoganare con riletture romantiche. Terzi, attraverso le ore di intervista registrate nel 2016, ci offre un ritratto di Pupetta che sfida le convenzioni, di una donna che, suo malgrado, si è ritrovata nel personaggio che il destino aveva costruito su di lei. Pupetta Maresca è diventata un'icona popolare, la protagonista di film come "La sfida" (1958) di Francesco Rosi e "Il caso Pupetta Maresca" (1982) di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora. Ma parlare di Pupetta significa parlare del suo ruolo nella camorra napoletana. Ha saputo come poche altre comprendere i meccanismi della comunicazione e dell'informazione. Il libro si apre con scenari vividamente descritti del contrabbando notturno di sigarette, dipingendo un quadro della Napoli malavitosa con un realismo crudo e dettagliato. Attraverso gli occhi di Pupetta, il libro traccia oltre sessant'anni di storia della camorra, mettendo in luce sia i momenti personali che quelli pubblici della sua vita. Un elemento ricorrente è il dolore per la perdita del figlio Pascalino, che si intreccia con la narrazione principale e guida molte delle riflessioni e azioni di Pupetta "Madame Camorra".

Quella di Giovanni Terzi si rivela quindi un'opera che va oltre il semplice racconto biografico, trasformandosi in uno studio di carattere e un commento sulla natura umana all'interno di una delle realtà criminali più complesse d'Italia. Questo libro è raccomandato per chi cerca di capire non solo la figura di Pupetta Maresca ma anche il contesto più ampio della Camorra napoletana e il suo impatto sulla società italiana. La narrativa non nasconde le crudeltà e i dilemmi morali, rendendo questo volume una lettura intensa e provocatoria. L'opera di Terzi si distingue per il suo tentativo di bilanciare l'attrazione dello storytelling con la fedeltà agli eventi storici, pur ammettendo l'inevitabile parzialità di una biografia non autorizzata. , "Madame Camorra" si rivela un'opera che, pur traendo spunto da una storia vera, si sviluppa con tocchi narrativi che arricchiscono la trama e impegnano il lettore, offrendo un'immersione profonda nel passato criminale di Napoli e nelle vicissitudini personali della donna che ha segnato la storia della camorra.

 Il libro è , inoltre,  un importante contributo alla comprensione del ruolo che può avere la letteratura nell'impegno civile e sociale, mostrando come la narrazione di storie reali possa illuminare aspetti oscuri della società e stimolare una riflessione critica tra i lettori.

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