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IL FATTO
22 Ottobre 2024 - 07:10
A Collegno, il 16 ottobre scorso, due uomini con un passato di reati alle spalle hanno messo in scena l’ennesima rapina. Il modus operandi? Semplice ma efficace. Il primo, 64 anni e una storia criminale ben nota ai carabinieri di zona, entra in farmacia con un’aria da cliente qualsiasi. Chiede informazioni, fa domande. Si assicura che l’atmosfera sia tranquilla, che non ci siano occhi indiscreti. Poi, mentre si avvicina all’uscita, un cenno impercettibile col dito: via libera. Il suo complice, 51 anni, altro nome noto alle forze dell’ordine, non si fa pregare e scatta.
Dentro, in pochi istanti, la tensione si taglia col coltello. "Dammi i soldi, dammi i soldi!" grida minaccioso verso la dottoressa dietro il bancone. Il tutto dura una manciata di minuti: 1.500 euro, il bottino che si portano via, lasciando dietro di sé solo paura e confusione. Ma se l’azione è fulminea, la loro fortuna lo è meno.
I carabinieri di Collegno, già ben informati sul duo, non hanno impiegato molto a stringere il cerchio. Fondamentali, le telecamere di sorveglianza della farmacia: uno dei due rapinatori, il 64enne, agiva a volto scoperto. Non è servito molto a riconoscerlo. Ma è il dettaglio che riguarda il suo complice a rendere questa storia quasi grottesca: il 51enne, nonostante il tentativo di coprirsi il volto, si tradisce per via del suo modo di camminare. Un'andatura claudicante, inconfondibile per i militari, che lo conoscono fin troppo bene. L’uomo, infatti, ha le ginocchia che non reggono, quasi cade a terra durante la rapina. Una particolarità che segna la fine della loro carriera criminale (almeno per ora).
Non hanno nemmeno fatto in tempo a festeggiare: quella stessa sera, i carabinieri li trovano in un dormitorio del paese. Arrestati e portati dritti al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino. Gravi indizi di rapina aggravata in concorso. Due amici di malaffare, legati probabilmente dai tempi dei dormitori, ora dietro le sbarre. Per quanto ancora? Ai giudici l’ultima parola, ma intanto la farmacia di Collegno può tirare un sospiro di sollievo.
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