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L'appello
24 Marzo 2025 - 16:37
Il sindacato dei poliziotti dice basta alle aggressioni: «Sono aumentate di quasi il 200% nell'ultimo anno, con 260 feriti tra le forze dell'ordine. Bisogna approvare il nuovo "pacchetto Sicurezza"».
L'appello è partito dal convegno “DDL Sicurezza – Garanzie Funzionali e Giuridiche per gli operatori delle Forze dell’Ordine” che si è tenuto stamattina al Circolo della Stampa Subalpina, organizzato dal Sindacato autonomo di polizia (Sap) e moderato dal direttore emerito di Cronaca Qui Beppe Fossati. Sono intervenuti il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, la relatrice del DDL Sicurezza Augusta Montaruli (FdI), il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari, la portavoce dei 5 Stelle al Senato Elisa Pirro e il presidente nazionale onorario del Sap, Gianni Tonelli. Presenti nel pubblico, tra gli altri, il questore Paolo Sirna e il prefetto Donato Giovanni Cafagna.
«È quanto mai urgente l’approvazione del nuovo DDL Sicurezza e di norme che prevedano, tra l’altro, un’area di sicurezza tra i manifestanti e gli operatori delle forze dell’ordine, nonché il Daspo per i manifestanti violenti» introducono gli organizzatori, che chiedono una distanza minima di 5 metri per evitare contatti (e far scattare una denuncia in caso di inosservanza). Non solo: «Chiediamo soltanto di essere tutelati per quello che facciamo, nella massima trasparenza - riflette Tonelli - Il primo punto sono le body cam, che registrano tutto a tutela di tutti. Si azzerano le polemiche, si accelerano i processi e consentano di accertare errori e problemi. Non è un Paese normale quello in cui si possono mettere a ferro e fuoco le vie della città senza risponderne. Non chiediamo norme repressive, ma norme che danno sicurezza e quindi libertà».
Sono i numeri delle aggressioni a far capire la necessità di provvedimenti, cui fanno da contraltare i casi in cui gli agenti vengono indagati «solo per avere fatto il proprio dovere». Per questo il sindacato spinge per l'approvazione del DDL Sicurezza, che inasprirebbe le pene per chi commette reati nel corso di manifestazioni e garantirebbe una tutela legale maggiore per consentire agli operatori di svolgere al meglio la loro funzione: «Senza sicurezza non c'è libertà, senza libertà non c'è democrazia - sottolinea il ministro Zangrillo - Questa è l'occasione giusta per ribadire l'impegno e l'attenzione del governo a donne e uomini delle forze di polizia. Non è solo uno slogan, si deve tradurre anche in fatti operativi: abbiamo un disegno di legge Sicurezza apposta». Serve in modo particolare a Torino, al centro della cronaca per tanti episodi recenti: «Ultimamente, e non solo ultimamente, questa città è stata protagonista di episodi che poco hanno a che fare con il valore della sicurezza. Io me ne rammarico ma certamente ci sono l'impegno del Governo e e il mio personale: bisogna creare le condizioni affinché venga smentito quel racconto, ormai abbastanza ricorrente, di Torino come centro dell'antagonismo. Questo è un messaggio molto pericoloso che dobbiamo cercare di sconfiggere».
Aggiunge Montaruli: «Noi siamo a fianco degli uomini e donne in divisa, è inaccettabile che subiscano aggressioni. Il pacchetto Sicurezza va approvato perché contiene misure a loro sostegno». Concorda Molinari: «Le forze dell'ordine approvano questo provvedimento, anche perché abbiamo recepito le loro istanze. Non bisogna più tergiversare al Senato, c'è grande attesa da parte loro ma anche dei cittadini: dopo quasi un anno di dibattito alla Camera, va approvato senza modifiche».
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