Cerca

si apre l'anno giudiziario

«Torino capitale dell'eversione di piazza». L'allarme del procuratore generale Musti

Appello allo Stato affinché «assicuri alla giustizia coloro che attuano condotte criminose che hanno finalità eversive»

Lucia Musti, procuratore generale di Torino

Lucia Musti, procuratore generale di Torino

Un vero e proprio allarme lanciato dal Tribunale. Un appello allo Stato italiano allorché «risponda in maniera opportuna assicurando alla giustizia coloro che attuano condotte criminose che hanno finalità eversive». In particolare Askatasuna, che opera in una «Torino capitale della galassia dei centri sociali e degli anarco-insurrezionalisti». E' preoccupante il discorso pronunciato oggi, sabato 25 gennaio, dal procuratore generale del Piemonte, Lucia Musti, in occasione dell'apertura, nell'aula magna del Tribunale, dell'Anno giudiziario.

Askatasuna, anarco-insurrezionalisti ma anche No Tav, che per il Piemonte sono ancora un pericolo come dimostrano i recenti attacchi ai cantieri. «E' inammissibile - ha proseguito Lucia Musti - ogni manifestazione di odio e di violenza e di devastazione dei beni della collettività, penso ai danni ingenti causati al cantiere di Chiomonte, che non possono trovare alcuna giustificazione e che nulla hanno a che vedere con la manifestazione del dissenso e con il diritto costituzionalmente sancito a esternare il proprio pensiero».

Tornando alle manifestazioni di piazza, il discorso del procuratore generale prosegue così: «Assistiamo a cronache ripetute nelle quali, negli ultimi tempi, sono le forze dell’ordine che annoverano i propri operatori di polizia ritornare a casa con in tasca un referto per lesioni. Assistiamo a manifestazioni in cui si bruciano bandiere di Stati nelle quali si tende a demonizzare lo Stato di Israele, manifestando ad esempio nelle università contro le scelte degli atenei a realizzare utili scambi e convenzioni con Israele. Mi chiedo quanti di questi ragazzi sappiano che ogni 27 gennaio si commemorano i giorni della Memoria e cosa i medesimi significhino. Ma penso anche a quel minorenne che, in una manifestazione, ha fatto il segno delle tre dita a simboleggiare la "P38": sono gli anni di piombo, 1977, anni di cui egli non è a conoscenza essere stati “la notte della Repubblica”».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.