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15 Ottobre 2025 - 10:35
Senza fissa dimora e pregiudicati, che avevano commesso una serie di rapine aggravate tra il 30 agosto e il 18 settembre in diversi esercizi commerciali di Torino. Ma i due, un italiano di origini maghrebine di 29 anni e un marocchino di 34 anni, entrambi residenti nel Biellese, sono stati arrestati dalla polizia, con le indagini, coordinate dalla procura e condotte dalla Squadra mobile, che hanno portato al loro fermo.
La coppia di rapinatori è accusata di avere colpito in due supermercati, una farmacia e la gioielleria Torino Orologi di corso Francia, per un bottino complessivo di oltre 47mila euro. Secondo quanto ricostruito, i malviventi agivano con estrema violenza: in un caso hanno minacciato un cassiere di un supermercato del quartiere Parella con un coccio di bottiglia. In altri due casi, tra cui una farmacia nel quartiere Pozzo Strada, erano armati di un coltello. Mentre nella rapina alla gioielleria Torino Orologi di corso Francia hanno sfondato la vetrina con un martello portando via tre orologi di pregio. Quando un dipendente ha tentato di fermarli, uno dei due ha finto di estrarre un'arma dalla cintura per intimidirlo. Per le indagini sono state utili le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti all'interno e nelle vicinanze degli esercizi commerciali colpiti dai rapinatori. I due sono stati rintracciati e bloccati dai poliziotti nei pressi di un giardino pubblico a Biella. Le perquisizioni nelle loro case hanno permesso di sequestrare abiti compatibili con quelli utilizzati durante le rapine. Il fermo è stato convalidato e per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
«L'operazione certifica ancora una volta l'attenzione della polizia nel contrasto ai reati predatori che inquinano la qualità della vita della cittadinanza. In questo caso - dichiara il dirigente della Squadra mobile di Torino, Davide Corazzini - i due soggetti hanno consumato in rapida successione nel mese di settembre rapine con l'uso di armi, dimostrando particolare aggressività e pericolosità. Per cui l'impegno della polizia è stato massimo per l'identificazione, coordinati dalla procura che ha risposto, come sempre per questi fatti, in maniera molto efficace emettendo un rapido decreto di fermo che ci ha permesso di rintracciare i due individui, senza fissa dimora ma pregiudicati, sul territorio di Biella, e di assicurarli alla giustizia».
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