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EMERGENZA SANITARIA
16 Aprile 2023 - 21:16
Lo sguardo è stupito, persino commosso. È quello di chi, quasi, non crede di aver incontrato un medico prima di quanto gli sia stato prospettato dalla sanità pubblica, oltre l’ossessione preoccupante che ha la Regione nel dimostrare il recupero delle liste d’attesa. Che restano infinite. Questo accomuna chiunque si aggiri tra gli “stand” allestiti dai Lions per ottenere controlli di base, che vanno dall’oftalmologia alla cardiologia, basta aspettare poco più di mezz’ora. E senza “cacciare” un euro. Altro che i tempi biblici di ambulatori e ospedali. In serata, non è un caso che il Lions Day dedicato alla salute in quel di piazza Solferino abbia avuto un successo incredibile: 1.084 visite in sole sette ore.
«Altro che la sanità pubblica»
«Avrei dovuto attendere otto mesi per una visita al cuore e mi sembra una sorta di miracolo ottenere già un primo riscontro in pochi minuti» conferma Laura, 67 anni, in coda dalle dieci del mattino per un controllo al cuore. Lo otterrà in meno di un’ora. Merito del Lions Day. Una giornata interamente dedicata a visite mediche, gratuite e immediate, che sono state offerte dal primo mattino in piazza Solferino a chiunque si sia presentato e abbia chiesto una prestazione che il sistema sanitario pubblico avrebbe potuto garantire con mesi di attesa. Anna lo assicura quasi commossa. «Sono due anni che frequento questo evento e penso che, sì, riuscire a dimostrare che la salute e la sanità pubblica siano un bene primario debbano essere delle priorità per tutti». Dello stesso parere è Roberto che aspetta di fare un “ecocardio”. «Avessi dovuto aspettare la sanità pubblica ci avrei messo mesi» assicura, mentre sua moglie Bruna spiega la ragione per cui anche loro, ogni anno, siano costretti a spendere oltre 1.500 euro in assicurazioni sanitarie per avere garantita la salute. «Tutto funziona benel pubblico, ma è l’attesa ad essere troppo lunga: per questo è facile capire perché, come scrivete, un cittadino su dieci in Piemonte sottoscriva una “polizza” per riuscire ad ottenere prestazioni in tempi rapidi».
Le visite “lampo”
Nel frattempo, Cristina offre la “prova provata” di quanto sia complesso togliersi ogni preoccupazione di natura medica in tempi rapidi. «Ho una congiuntivite che mi sta dando problemi importanti e, ieri sera, mi sono presentata al pronto soccorso dell’Oftalmico ma alle ore 20 era già chiuso» racconta la donna, visibilmente provata dalla infezione agli occhi. «Per fortuna sapevo di questa occasione e stamattina mi sono presentata anche prima dell’apertura per avere un consulto, ma credo che dovrò tornare in ospedale». Una ulteriore conferma arriva da Roberto. «L’anno scorso c’era una coda talmente lunga da non riuscire a passare, benché abbia una assicurazione sanitaria faccio fatica a ottenere visite dal sistema sanitario pubblico».
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