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IL REPORTAGE

Ecco come è stata disinnescata la bomba sul fiume Orco: «C'erano 200 chili di esplosivo»

L'operazione di "despolettamento" dell'ordigno da oltre 400 chilogrammi condotta dal 32esimo Genio Guastatori della Taurinense

Sono cominciate all'alba e durate circa tre ore le operazioni di "disinnesco" della bomba d'aereo ritrovata sulle sponde del torrente Orco a Chivasso. Gli artificieri dell’Esercito hanno concluso nella prima mattinata di oggi le attività di neutralizzazione dell'ordigno da 1.000 libbre sganciato dagli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di un modello americano, sigla AN-M 65, dal peso complessivo di circa 450 chilogrammi di cui 250 soltanto di esplosivo, che montava due spolette meccaniche a percussione. Il rinvenimento è stato effettuato dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, deputata all’effettuazione della manutenzione delle sponde dell'Orco che ha provveduto immediatamente a segnalare la scoperta alla Prefettura di Torino e al Comando Truppe Alpine dell’Esercito. Ad occuparsi di renderlo innocuo è stato il 32esimo Reggimento Genio Guastatori di Fossano: un'unità specialistica della Brigata Alpina Taurinense.

Le delicate attività di bonifica sono iniziate con la rimozione delle spolette, effettuata sul posto all’interno di una camera di espansione realizzata con il fine di contenere gli effetti di una potenziale esplosione accidentale, e si sono concluse in seguito con il trasporto in una cava, appositamente predisposta per la successiva distruzione, del corpo principale dell’ordigno.

A congratularsi per primo con i militari è stato il sindaco di Chivasso, Carlo Castello. «Il lavoro corale della macchina organizzativa, che comprendeva soldati, forze dell'ordine, polizia locale, vigili del fuoco, croce rossa, dipendenti comunali e associazioni, con l'ottimo coordinamento della Prefettura di Torino, ha avuto la sua più grande soddisfazione nell'efficienza del lavoro del 32esimo Reggimento del Genio Guastatori a cui rivolgo la gratitudine della Città di Chivasso» sottolinea il primo cittadino. «Anche per queste operazioni rappresentate l'orgoglio dell'Italia nel mondo. È stata preservata l'incolumità dei cittadini con altissimi standard di sicurezza e disagi limitati grazie anche alla consapevolezza matura e al corroborato senso civico della nostra gente».

Non sono piccoli numeri quelli dei ritrovamenti di questo genere. Il 32esimo Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito - l'unità della Brigata Alpina Taurinense specializzata in questo genere di operazioni, nonché responsabile della bonifica dei residuati bellici in Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria - soltanto lo scorso anno ha neutralizzato 821 ordigni. Più della metà, ben 420, in Piemonte, oltre ai 399 ritrovati in Liguria e soltanto due in Valle D’Aosta.

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