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A CHIVASSO

I ladri rischiano di provocare un disastro ambientale

Cercando di rubare carburante, hanno sversato migliaia di litri di benzina in una roggia

oleodotto

I ladri hanno preso di mira un oleodotto dell'Eni a Chivasso (foto di repertorio)

Ladri in azione all’oleodotto di Chivasso per tentare di rubare del carburante. Un furto fallito ma che rischia di provocare un disastro ambientale.

Ieri sera alcuni malviventi hanno scavato un buco nel terreno nei pressi della frazione Torassi, piazzando poi un rubinetto su un tubo (precedentemente forato) per far fuoriuscire il carburante. Qualcosa, però, non è andato secondo i piani. Il sistema d’allarme di cui è dotato l’impianto ha immediatamente inviato una comunicazione alla centrale operativa e i ladri hanno dovuto darsi alla fuga. Il rubinetto utilizzato per prelevare il materiale, tuttavia, è stato lasciato aperto, facendo sì che migliaia di litri di carburante si riversassero nelle acque della vicina roggia Campagna.

L’allarme è stato lanciato nella tarda serata da alcuni residenti, preoccupati dalla comparsa di alcune macchie azzurre di benzina nelle acque del rio. I carabinieri della compagnia di Chivasso sono immediatamente giunti sul posto, allertando anche il sindaco Claudio Castello: «Un atto deplorevole - afferma il primo cittadino - l’oleodotto in cui è avvenuto il furto è di proprietà di Eni, che interverrà in questi giorni con le opere di bonifica. È già stata emessa un’ordinanza per deviare il corso dei rii e delle rogge della zona. Fortunatamente quell’acqua veniva usata solamente a scopo agricolo per irrigare i campi, quindi non abbiamo riscontrato problematiche connesse alla potabilità».

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