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Giornata del Fiocchetto Lilla: prevenzione e supporto sui disturbi alimentari

Cibo, controllo, ossessione: come riconoscere un disturbo alimentare? Il 13 marzo a San Maurizio Canavese esperti a disposizione per approfondire

Giornata del Fiocchetto Lilla: prevenzione e supporto sui disturbi alimentari

Immagine di repertorio

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Anoressia, bulimia, binge eating disorder: disturbi in crescita, spesso sottovalutati, soprattutto tra i più giovani. Il 13 marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, la Clinica Psichiatrica Ville Turina Amione di San Maurizio Canavese apre le porte con un Open Day gratuito per sensibilizzare e offrire supporto.

Secondo la dottoressa Elena Finotelli, medico psichiatra della struttura, in Italia oltre tre milioni di persone soffrono di un disturbo alimentare, con un’incidenza crescente tra gli adolescenti. «L’anoressia è il disturbo mentale con la più alta mortalità nell’adolescenza, eppure solo una persona su dieci riceve cure adeguate. È fondamentale aumentare la consapevolezza e garantire un accesso più rapido alle cure specialistiche.»

L'Open Day, in programma dalle 10:00 alle 16:00, è rivolto a pazienti, familiari, operatori sanitari e a chiunque voglia approfondire il tema. Durante la giornata si potranno incontrare specialisti in psichiatria, ricevere materiale informativo e partecipare a incontri sulle cause, i sintomi e i trattamenti. Sarà presente anche un nutrizionista per approfondire il legame tra alimentazione e salute mentale, mentre alcuni pazienti condivideranno le loro esperienze. Sarà possibile confrontarsi con gli esperti attraverso colloqui personali e visitare il reparto DCA per conoscere le terapie disponibili.

Dal 10 al 14 marzo, sarà attivato un numero di supporto per chi sospetta un disturbo alimentare in un familiare o ha bisogno di consigli. La dottoressa Finotelli sarà disponibile al numero 3455330286 dalle 8:00 alle 18:00.

Individuare un disturbo alimentare nelle fasi iniziali è cruciale. Cambiamenti improvvisi nelle abitudini alimentari, come saltare pasti o evitare determinati cibi, possono essere un primo segnale. Anche una perdita o un aumento di peso significativo in breve tempo, spesso accompagnato da un’ossessione per calorie e controllo del cibo, può indicare un problema. Il ritiro sociale, con l’evitamento di pranzi e cene in compagnia, e l’atteggiamento difensivo nei confronti del cibo sono altri segnali da non sottovalutare. In alcuni casi, il disturbo si manifesta attraverso un esercizio fisico eccessivo e compulsivo, vissuto più come un obbligo che come un’attività di benessere. Alterazioni dell’umore, come ansia, irritabilità o depressione legate al rapporto con il cibo e con il proprio corpo, completano il quadro dei sintomi più comuni.

Riconoscere un disturbo alimentare non è semplice, ma intervenire in tempo può fare la differenza. Un confronto aperto e senza pregiudizi aiuta a comprendere meglio la situazione, evitando di focalizzarsi sull’aspetto fisico e spostando l’attenzione sul benessere generale. Il supporto di specialisti fornisce strumenti concreti per affrontare il problema e ridurre ansie e tensioni. L'Open Day del 13 marzo rappresenta un’occasione preziosa per informarsi, confrontarsi con esperti e capire quali passi intraprendere per affrontare un disturbo alimentare nel modo giusto.

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