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TEATRO

Teatro e memoria ambientale: "La resa dei conti" porta il caso ACNA sul palco di Camerana

Lo spettacolo di Paolo La Farina racconta l’inquinamento della Valle Bormida e coinvolge nuove generazioni, cittadini e istituzioni in un progetto condiviso

Teatro e memoria ambientale: "La resa dei conti" porta il caso ACNA sul palco di Camerana

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A Camerana va in scena La Resa dei Conti, l’opera di Paolo La Farina che scava nelle ferite ambientali lasciate dall’ACNA di Cengio, uno dei più controversi casi di inquinamento industriale del Novecento italiano. Dopo l’esordio a Monastero Bormida, lo spettacolo prosegue il suo percorso nelle terre segnate da quella che fu una tragedia ecologica e sociale, restituendo voce a una comunità che ha pagato caro il prezzo del "progresso".

Ma quello diretto da La Farina non è un semplice atto teatrale: è un viaggio corale tra memoria, responsabilità e coscienza civile. In un equilibrio sapiente tra racconto individuale e storia collettiva, la messa in scena affronta il conflitto irrisolto tra sviluppo industriale e diritto alla vita. Ne nasce un teatro vivo, che non si limita a raccontare, ma coinvolge, scuote e invita a guardare oltre il sipario della rimozione. Un’esperienza che tocca nel profondo e lascia spazio alla riflessione.



Il cast è composto da tre giovani attori esordienti: Ilaria Bongiovanni, Riccardo Caffa e Danila Solero. La loro interpretazione è arricchita dalla musica dal vivo di Alessandra Sini, che aggiunge una dimensione sonora capace di amplificare le emozioni in scena. La scelta di affidare ruoli così complessi a giovani attori non è casuale: rappresenta un passaggio di testimone, un invito alle nuove generazioni a non dimenticare e a farsi carico delle lezioni del passato.

Promosso da ReteTeatri in collaborazione con il Comune di Camerana, la Pro Loco Camerana e il Teatro nelle Valli Bormida, l'evento è un esempio di come il teatro possa fungere da collante sociale, unendo istituzioni e cittadini in un progetto culturale condiviso. L'ingresso gratuito è un ulteriore segnale di apertura e inclusività, rendendo l'arte accessibile a tutti e sottolineando l'importanza della partecipazione collettiva.



"La Resa dei Conti" non si limita a raccontare una storia, ma accompagna il pubblico in un percorso fatto di emozioni, interrogativi e consapevolezze. La messinscena esplora con realismo e delicatezza le dinamiche di un territorio segnato da un passato difficile, ma che non ha mai smesso di lottare per il proprio futuro. 

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