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Le foto dei danni
15 Maggio 2023 - 07:30
Quel pulmino era appena stato comprato per trasportare disabili a fare attività o visite mediche. Un acquisto da 35mila euro, dedicato agli “eroi” che hanno combattuto il Covid. Come i volontari della Croce Giallo Azzurra che, ieri mattina, si sono ritrovati a raccogliere vetri rotti e pulire avanzi di cibo. Ma, soprattutto, non hanno più trovato il furgone per cui avevano fatto tanti sacrifici: «Ora abbiamo dovuto chiedere altri mezzi in prestito per garantire il servizio a persone che già hanno delle difficoltà e non meritano di subire anche per questo furto» si sfoga Santo Bellantone, presidente dell’associazione che si era regalata quel mezzo per i suoi 30 anni di attività.
Il giallo delle chiavi
I ladri hanno colpito nella notte fra sabato e domenica nella sede di via Borgo Ticino 7, nel quartiere Rebaudengo.
«Noi l’abbiamo scoperto la mattina dopo - ripercorre Bellantone - Purtroppo non abbiamo telecamere o allarmi: ingenuamente, eravamo convinti che nessuno prendesse di mira volontari che si spendono per gli altri». Invece, nell’ultimo
Ingenuamente, eravamo convinti che nessuno prendesse di mira volontari che si spendono per gli altri
periodo, si registrano tanti episodi ai danni delle associazioni: dalle gomme bucate alle ambulanze ai sanitari aggrediti da chi stavano soccorrendo.
In questo caso c’è il dubbio che i ladri siano stati aiutati da qualcuno, forse un ex volontario: «Avevano le chiavi del cancello carraio e sapevano dove trovare quelle del pulmino. Poi hanno rotto finestre, catenacci e ringhiere per scassinare ed entrare nella sede. Crediamo che fossero ben preparati e attrezzati, visto che non ci sono neanche tracce di sangue». Anche se lo stesso presidente ammette: «Ci sono tante contraddizioni in questo furto: prima sono stati attenti e precisi, poi hanno spaccato vetri senza motivo, hanno preso bevande dal frigo e hanno distrutto le macchinette per prendere le monetine».
L’elenco dei danni è lungo: «Hanno rubato tablet, computer e un proiettore. Hanno pure aperto bottiglie di birra, vino e Coca cola, oltre a scatolette di fagioli in cui hanno lasciato il cucchiaio dentro. Qualcosa non torna, sembra che volessero fare più danni possibili per camuffare il loro vero obiettivo». Cioè il furgone, comprato usato grazie agli sforzi dei volontari e al contributo della Fondazione Crt. Valore stimato, 35mila euro.
Qualcosa non torna, sembra che volessero fare più danni possibili per camuffare il loro vero obiettivo
Indagini e solidarietà
«Il vero dramma di questo furto è il pulmino per il trasporto disabili». E’ quello che fa più male a Bellantone e ai suoi quasi 100 volontari: «Un furto non è giustificabile ma è comprensibile. Non accettiamo la devastazione». C’è l’ipotesi che fosse mirata e che dietro ci sia qualche ex volontario.
Sull’accaduto indaga la polizia: «E’ venuta anche la scientifica, speriamo di risalire ai responsabili grazie alle tracce che hanno lasciato. Intanto lanciamo un appello per ritrovare almeno il furgone. Nel frattempo ringraziamo le altre Croci per la solidarietà e la disponibilità ad aiutarci».
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