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Sei mesi per riaprire Parco Dora dopo Terra Madre. La devastazione in 10 foto

Fango e terra al posto dell'erba, chiusa una larga area. Ecco la situazione di Parco Dora a due mesi e mezzo dalla fine del Salone del Gusto

Fine lavori: 20 marzo 2025. Così è scritto sui cartelli informativi che gli operai stanno installando sulle recinzioni che chiudono una larga fetta di Parco Dora. Su un altro cartello, affisso a un albero e lì dimenticato chissà quando, c'è anche la data in cui tutto è iniziato: 30 settembre 2024, l'ultimo giorno di Terra Madre Salone del Gusto. Da allora Parco Dora non è mai tornato a essere quello di prima: il prato ha lasciato il posto al fango, l'erba alla terra.

Ora iniziano i lavori di ripristino ma i tempi saranno lunghi. Calendario alla mano, in pratica per riportare Parco Dora all'aspetto originario serviranno tre mesi da oggi, sei mesi dalla fine di Terra Madre. Meteo e imprevisti permettendo ovviamente. Come chiarito ieri dal comune, per fortuna i lavori saranno pagati dagli organizzatori, non solo di Terra Madre ma anche del Kappa Futur Festival, altro grande evento che aveva preceduto il Salone del Gusto. E che il prossimo anno tornerà sui prati di Parco Dora. Ma queste foto rilanciano il dubbio: è davvero la scelta migliore ospitare i grandi eventi nei parchi pubblici, rendendoli di fatto - almeno in parte - inutilizzabili a coloro per i quali erano stati pensati, cioè i cittadini in cerca di un'area verde?

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