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Bardonecchia si rialza dal fango: «Più forti di prima nel fine settimana»

Ferragosto al lavoro per ripulire il paese dopo l'esondazione di domenica. Tante case senza l'acqua calda

Lungo via Medail è un viavai di turisti ma anche di mezzi di soccorso. Vicino alla stazione e lungo la statale 24, invece, si sente solo il rumore delle draghe e delle pale per portare via il fango: Bardonecchia, il giorno di Ferragosto, è un paese diviso a metà. «Ma stiamo tornando alla normalità - assicura il sindaco Chiara Rossetti - Entro il fine settimana saremo pronti ad accogliere tutti i turisti, più forti di prima».

Sono passati due giorni dall'esondazione del torrente Frejus, che alle 22.30 di domenica ha travolto con una colata di fango la parte più bassa di Bardonecchia. E i segni di quel disastro sono ancora impressionanti nonostante ore e ore di lavoro da parte di tecnici, volontari e forze dell'ordine.

Le testimonianze

«Da me il torrente ha allagato tutta la casa - racconta il signor Giuseppe, che abita in via Susa 23, lungo la provinciale ancora chiusa per permettere i lavori di pulizia - In cantina il fango tocca il soffitto». Adesso volontari e tecnici lo stanno aiutano a ripulire. Così come nell'edificio accanto, dove Benedetta e Salvatore stanno spalando la melma e ne sono coperti fino ai capelli: «Abbiamo un'impresa edile e abbiamo quasi 10mila euro di danni: l'acqua ci ha portato via un'auto e il furgone di lavoro, più macchinari, trapani, seghe elettriche e il materiale dei clienti. E' tutto da buttare. Qui l'ondata è arrivata a quasi due metri, ha sfondato la porta e dentro casa ci siamo ritrovati anche detriti, legni e oggetti non nostri». 

L'anziano Giuseppe è nato a Bardonecchia e ci ha vissuto da sempre: aveva mai visto un'esondazione del genere? «Era già successo ma non era mai arrivata alla casa. Quindi non c'erano mai stati danni così grandi. Ma l'importante è essere vivi, poteva andare molto peggio».

Il vero dramma è dall'altra parte del torrente, di fronte alla stazione ferroviaria: «Il commissariato di polizia? Sì, era lì» indica al cronista uno dei tanti agenti al lavoro in mezzo al fango a Bardonecchia. In effetti, come spiegato anche dal questore Vincenzo Ciarambino, i locali della mensa e della rimessa delle auto sono stati spazzati via dalla furia di acqua e detriti: «Se ci fossero stati dei colleghi lì dentro in quel momento, sarebbero rimasti schiacciati e intrappolati» fa notare un altro poliziotto.

Lo stesso vale per l'hotel La Betulla, che si trova proprio di fronte al commissariato e ha il piano terra pieno di fango.

E' qui che si concentra il lavoro di volontari e forze dell'ordine per provare a ripulire il più possibile da fango, arrivati anche dentro le case: i segni si vedono fino quasi a tetti dei palazzi più vicini al luogo dell'esondazione, a due passi dall'edicola votiva dedicata a Santa Barbara (in via papa Giovanni XXIII). Anche lei, protettrice dei vigili del fuoco, è coperta dal fango. E due passi più in là una delle tante squadre dei suoi "protetti" è al lavoro per portare via quasi 6 metri di melma che hanno inondato due piani di garage interrati.

La conta dei danni

In tutto si parla di 10 milioni di euro di danni: «Ringrazio il Governo per l'appoggio che, fin dall'inizio di queste ore difficili per Bardonecchia, ha garantito il massimo appoggio» riflette il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti, che ieri mattina ha ricevuto la telefonata del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. Il quale ha assicurato la vicinanza del Governo e l'impegno a supportare il Comune nelle opere di ripristino, non appena la richiesta di stato di emergenza firmata dal presidente della Regione Alberto Cirio sarà trasmessa a Roma.

In una diretta televisiva, ieri mattina, anche il ministro Matteo Piantedosi ha ribadito il pieno appoggio e vicinanza del Governo alla comunità di Bardonecchia.

«Il disastro di domenica è stato spaventoso ma ci ha impressionato di più come la macchina dei soccorsi si sia mossa in fretta - si complimenta Fabio, turista di La Spezia in vacanza a Bardonecchia - Nel giro di un giorno hanno sistemato quasi tutto. La reazione è stata davvero molto veloce».

Resta qualche problema alla viabilità, con la chiusura della statale e via Medail a doppio senso di marcia. Lì i parcheggi laterali non possono essere utilizzati dalle auto, che devono lasciare spazio ai mezzi di soccorso. Così, a Ferragosto, i carabinieri hanno istituito tre pattuglie appiedate e le hanno messe a disposizione dei molti anziani costretti a parcheggiare lontano e bisognosi di aiuto per trasportare la spesa.

Manca l'acqua calda

Dei 130 sfollati di domenica, sono pochi quelli ancora in difficoltà, come spiega la presidente della Croce rossa di Bardonecchia, Francesca Guarnier: «La scorsa notte abbiamo ancora ospitato un gruppo di amici e un nucleo familiare, gli altri sfollati hanno lasciato il paese o sono potuti rientrare a casa dopo le verifiche sull'agibilità. Compresi quelli che hanno dovuto lasciare l'hotel La Betulla».

Si stanno risolvendo i problemi legati all'approvvigionamento idrico e del gas: «Il gas corre normalmente nelle tubature e ci sono squadre che stanno girando casa per casa per fare lo spurgo togliere l'eventuale aria rimasta all'interno» riporta ancora Guarnier.

Dalla riunione del Centro operativo comunale di ieri sera, intanto, è emerso che l'emergenza idrica è stata superata al 100%. Sono comunque ancora a disposizione le due autobotti sistemate in piazza De Gasperi e piazza Statuto. E i volontari della Cri stanno distribuendo bottiglie e boccioni.

Fino ieri sera restava il problema dell'acqua sanitaria, cioè l'acqua calda: «I condomini allacciati al teleriscaldamento sono ancora senza (circa 350 utenze, N.d.R.): stiamo lavorando per risolvere anche quel problema».

Ora, però, Bardonecchia vuole guardare avanti: ieri è stato riaperto l'ingresso dell'autostrada verso Bardonecchia anche ai non residenti, così come la strada del Colle della Scala verso la Francia.

«Il nostro obiettivo è raggiungere presto la piena normalità - riflette il sindaco Chiara Rossetti - Ringrazio tutti quanti in questi giorni ci sono stati vicini e ci hanno dato un grandissimo aiuto. Ora vogliamo tornare a vivere questa estate con i nostri residenti e con quanti vorranno ancora trascorrere un periodo di vacanza con noi».

Una conferma: oggi riprendono le attività culturali della stagione estiva e riaprirà anche la biblioteca comunale.

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