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La raffica

Ondata di furti nei cimiteri della provincia: stavolta è il turno di Rosta

L'ultimo colpo è avvenuto la notte scorsa, con 200 portafiori di rame portati via

Ancora un cimitero nel mirino dei ladri: ieri è stato il turno di Rosta, dove i predoni sono entrati, hanno devastato il camposanto e hanno portato via 200 portafiori in rame. Lasciando i mazzi di fiori sul pavimento davanti alle tombe, senza alcun rispetto per i defunti.

A chiamare il 112, ieri mattina, è stato direttamente il sindaco di Rosta, Domenico Morabito. E lo stesso primo cittadino ha annunciato l'accaduto ai cittadini attraverso la pagina Facebook del Comune: «Così si è presentato il nostro cimitero questa mattina a seguito del furto dei vasi in rame porta fiori su svariate lapidi. I carabinieri sono già stati avvisati e nei prossimi giorni mi recherò presso i loro uffici per la denuncia».

Custodi e tecnici comunali hanno subito iniziato le pulizie: «Stiamo lavorando per rendere minimo il disguido ai cittadini» conclude Morabito.

Ora i carabinieri stanno indagando per risalire ai responsabili dell'ennesima razzia nei cimiteri, una ondata partita il 21 agosto con gli oltre mille vasi portati via dal cimitero di Rivalta.

Poi, nel giro di un mese e mezzo, sono stati colpiti quelli di Trofarello, Santena, Cambiano, Chivasso, Piobesi, Volpiano e San Benigno Canavese: in pratica il colpo di Rosta è il nono nel giro di neanche 50 giorni, più di uno alla settimana.

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