Ecco "La Mole delle meraviglie" di Stefano Bessoni

Una mostra colorata e piena di fantasia, un omaggio a chi ha reso possibile visitare oggi il Museo del Cinema (la fondatrice Maria Adriana Prolo e l’architetto Alessandro Antonelli) e a tre figure illustri come Charles Darwin, Cesare Lombroso e il regista Peter Greenaway: è la mostra “Stefano Bessoni. La Mole delle meraviglie” allestita fino al prossimo 11 settembre e visitabile gratuitamente al piano di accoglienza della struttura di via Montebello. «Bessoni è un vero talento del cinema italiano - spiega Domenico De Gaetano, direttore del Museo - e il suo stile visivo unico è perfetto per raccontare Prolo, studiosa, collezionista e visionaria, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, che con la sua determinazione e dedizione ha dato vita a un sogno che solo il linguaggio onirico e fiabesco di Bessoni poteva tratteggiare così bene».

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Oltre alla mostra di 150 opere sono previste una serie di iniziative che vedono protagonista Stefano Bessoni e la sua arte: domani alle 10 nella sala Blu del Palazzo del Rettorato dialogherà con De Gaetano nel corso della masterclass “Stop-motion. L’anima nera dell’animazione”, mentre alle 20,30 sarà al cinema Massimo per introdurre il suo lungometraggio “Krokodyle”.

Al centro del percorso è la scrivania originale che Prolo utilizzava a Palazzo Chiablese, prima sede del Museo, con esposto l’originale del suo volume “Storia del cinema muto italiano”, la cui ristampa anastatica (revisionata ed edita in cofanetto) verrà presentata al Salone del Libro il 18 maggio alle ore 18,30 insieme a quello di Stefano Bessoni “Maria Adriana Prolo. La signorina del cinematografo”, che racconta la sua storia.