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Verso il bicentenario
13 Luglio 2024 - 17:19
Tutti pazzi per l’Egizio. Se, poi, lo puoi visitare gratuitamente, “te la godi di più”, per prendere a prestito il titolo di un vecchio film del ’67 di Franz Josef Gottlieb. C’era molto entusiasmo questa mattina tra coloro che si apprestavano a visitare il museo di via Accademia delle Scienze con il biglietto offerto da Franco Rosso nello speciale “Week end al Museo Egizio”, ovvero un fine settimana ad ingresso gratuito per festeggiare la riapertura delle sale di via Accademia delle Scienze dopo quasi un mese di chiusura per i lavori di riqualificazione in vista del bicentenario del Museo.
«Sono molto contento di essere riuscito ad effettuare la prenotazione on line – dice Franco da Montagnana, provincia di Padova -. Avevo già in programma di venire a Torino in questi giorni e quando ho saputo di questa iniziativa sono subito andato sul sito del Museo e sono riuscito ad accaparrarmi il biglietto».
«Io avevo visto l’Egizio molti anni fa, quando non era stato ancora rinnovato – rivela Valeria, studentessa di Cuneo – e vederlo adesso è stata davvero una bella scoperta». Soddisfatto anche Maurizio, giunto appositamente a Torino da Bologna, nonostante la delusione per non aver visto la Galleria dei Re, dal momento che qui i lavori sono ancora in corso.
«Mi avevano detto che è bellissima e molto suggestiva», riferendosi a quella firmata da Dante Ferretti. Ma quando ha saputo che la Galleria riaprirà in una veste completamente diversa, perché la versione del Premio Oscar «non piace agli egittologi» come ha dichiarato il direttore Christian Greco, la delusione si è fatta ancora maggiore. Ma le grandi sculture di faraoni e divinità rinvenute nel complesso templare di Karnak a Tebe sono comunque visibili nel nuovo allestimento temporaneo “Verso la nuova Galleria dei Re” nell’atrio e sotto le arcate del Museo Egizio e dell’Accademia delle Scienze. Con la possibilità di guardarle in viso e osservare dettagli, aveva fatto notare il direttore Greco, «che fino ad oggi erano preclusi alla vista a causa del posizionamento su alti piedistalli».
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Nonostante i biglietti di questo weekend fossero andati tutti esauriti in breve tempo – per averli, infatti, era necessario effettuare le prenotazioni on line e già da qualche giorno queste non erano più disponibili– questa mattina c’era chi tentava la fortuna rivolgendosi direttamente alla biglietteria, nella speranza di qualche defezione.
E anche se oggi i visitatori non hanno trovato il Museo nella sua forma migliore, con aree ancora non accessibili al pubblico e con qualche accumulo di macerie, l’impressione che ne hanno ricevuto è stata molto positiva. C’è molta curiosità, in particolare, per quella che sarà la Piazza Egizia, la piazza aperta alla città, il nuovo centro nevralgico del museo, di cui è stata realizzata la copertura in vetro e metallo e che avrà al suo interno una caffetteria, realizzata con la Lavazza, un bookshop ospitato sotto le arcate, che torneranno ad essere aperte verso la corte, un giardino egizio come ai tempi dei Faraoni, un info point.
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