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IL BLITZ DOPO LA NOSTRA DENUNCIA

Sgomberate le cantine occupate dopo gli appelli dei residenti

In via Mameli da mesi gli inquilini chiedevano un intervento nei sotterranei del palazzo

Blitz delle forze dell’ordine nella palazzina Atc di via Mameli 5 a Torino, in zona Porta Palazzo, sgomberata dai senzatetto e ripulita dai rifiuti dopo le denunce del nostro giornale.

Nell’ultimo biennio lo stabile era diventato un punto di ritrovo per spacciatori, tossici e clochard, che dopo aver occupato le cantine avevano iniziato a entrare e uscire con frequenza sempre maggiore, e già lo scorso giugno avevamo riportato la richiesta d’aiuto dei residenti del palazzo, stremati dalle condizioni di degrado in cui erano costretti a vivere da oltre due anni.
«Atc ha contattato le forze dell’ordine a seguito delle segnalazioni ricevute, e conseguentemente il comando di polizia municipale ha inviato dei vigili per supervisionare lo sgombero delle cantine - ha spiegato l’assessore alle Politiche abitative Jacopo Rosatelli durante l’ultimo consiglio comunale, in risposta a un’interpellanza presentata dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao -. L’edificio ora è in sicurezza, si è provveduto a ripristinare la chiusura della porta d’accesso alle parti comuni, e il cortile è stato liberato dalle masserizie. A breve verrà ripristinato anche l’impianto citofonico, e successivamente continueremo a monitorare la situazione».

Una piccola vittoria, dunque, festeggiata anche dal presidente Atc Emilio Bolla, soddisfatto del pronto intervento e della messa in sicurezza della palazzina. «Questo tipo di operazioni sono importanti - spiega il presidente -, tutte le istituzioni sono chiamate a un compito fondamentale: garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto delle fasce di popolazione più fragili. L’Agenzia è impegnata quotidianamente per garantire il rispetto dei principi di legalità e di civile convivenza nei quartieri popolari, anche promuovendo la collaborazione dei cittadini che hanno un ruolo essenziale nella prevenzione delle situazioni di degrado. Con senso civico e rispetto per le proprietà utilizzate collettivamente, con la responsabilità e l’esempio, tutti possiamo contribuire a una miglior cura delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici, per frenare la diffusione dei casi di malcostume che, per l’incuria di pochi, finiscono per compromettere il buon funzionamento dei beni a servizio di tutti».

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