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Bagno di folla per Tim Burton, tra selfie e autografi: «La Mole è incredibile»

Il “tappeto viola” della star americana e tanti Vip in occasione dell’inaugurazione della mostra. «Torino? Come posso non esserci mai stato prima»

Si guarda intorno, orgoglioso ed emozionato, una volta messo piede nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana che gli dedica una mostra eccezionale, la più grande (e costosa, con circa 900mil euro di budget) mai realizzata dal Museo del Cinema: “Il mondo di Tim Burton” dopo tanta attesa è finalmente a Torino. Si è aperta questa sera con un party esclusivo introdotto da un red carpet blindatissimo agli occhi dei tanti curiosi, e oggi si aprirà al pubblico (fino al 7 aprile).

L’autore di capolavori come “Beetlejuice” (che introdurrà questa sera al cinema Massimo) ed “Edward mani di forbice”, fino all’ultima creazione, la serie “Mercoledì” per Netflix, è in città da lunedì. «Questo è lo spazio perfetto per la mostra», confida Burton. «La Mole è iconica e una fonte di ispirazione: mi piace molto l’allestimento, questo posto è davvero incredibile, è come entrare in un parco di divertimenti». La mostra occupa quasi ogni angolo del Museo, con nicchie dedicate alle sue creazioni e sculture ispirate ai suoi personaggi che appaiono all’improvviso: in tutto sono esposte oltre 550 opere d’arte originali, tra disegni e fotografie, bozzetti su tovaglioli di carta e progetti mai realizzati. «Ricordo bene il primo allestimento di questa mostra a New York, è stato assurdo, ci ho messo due anni a ritrovare cose che non pensavo più di avere. Per me è stato stupefacente vederle poi appese al Moma. Qui a Torino sembra completamente diversa, è davvero eccitante».

Oggi Burton si dedicherà ancora ai fan: prima della masterclass alle ore 19 è previsto un nuovo passaggio sul “tappeto viola” per selfie e foto, poi introdurrà il film del 1988 con Michael Keaton. Il regista era già stato più volte ospite in Italia ma mai a Torino. «Ne avevo sempre sentito parlare, quando ho visto questo edificio incredibile ho pensato: come posso non esserci mai stato prima? Sono appena arrivato ma ho sentito da subito una sensazione di amore e affetto, so di poter imparare molto da questo luogo».
L’inaugurazione de “Il Mondo di Tim Burton” è anche il momento in cui ripensare alla sua carriera. «Sono stato molto fortunato ad avere successo presto, ho avuto la possibilità di continuare senza troppi problemi. Nonostante ciò ho mantenuto la sensazione di essere un outsider, un reietto, come quando ero ragazzo e avevo paura anche di andare a scuola».
Tra dichiarazioni d’amore per il cinema italiano («Ho amato i film di Mario Bava da subito, erano incredibilmente belli») e confidenze private («Odio guardarmi, a casa copro anche gli specchi!»), Burton ha poi raccontato il suo amore per i disegni, di cui è principalmente composta la mostra.

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