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PROFONDO GIALLO

Moana Pozzi: tutta la verità

Viva o morta? Oggi avrebbe compiuto 62 anni. I retroscena e i video sulla sua scomparsa, tra una tomba senza nome e la comparsa di un figlio

«Moana è viva e oggi compirebbe 62 anni». Alcuni continuano a sostenere che la leggendaria pornostar italiana sia ancora viva (nata il 27 aprile 1961) e si nasconda da qualche parte nel mondo. Tuttavia, la verità è che Moana è tragicamente scomparsa il 15 settembre 1994, all’età di 33 anni, all’Hotel-Dieu di Lione, in Francia, dove era stata ricoverata per mesi a causa di un tumore al fegato.

La sua morte rimane avvolta nel mistero, con varie teorie che vanno dall’epatite cronica all’Aids come possibile causa. Nonostante la sua scomparsa prematura, Moana rimane una figura iconica nella cultura popolare italiana, avendo lasciato un’impronta indelebile sull’industria cinematografica e dell’intrattenimento del Paese. Ribelle, sensuale, libera, elegante e intelligente, Moana continua ad ispirare e affascinare il pubblico ancora oggi. La carriera di Moana inizia nel 1987 con l’uscita di “Fantastica Moana”, un film diretto da Riccardo Schicchi e prodotto dall’agenzia Diva Futura. Da quel momento in poi, l’agenda della bionda e procace genovese non avrà più un giorno libero.

“Moana la bella di giorno” e “Cicciolina e Moana Mondiali” sono solo due dei film diventati cult, cuciti addosso alla fortissima personalità dell’attrice. Il mito in quegli anni sale di giorno in giorno: le Tv se la contendono, i giornali la seguono, al pubblico piace pensare alla rivalità con Ilona Staller (i protagonisti del porno in quel periodo strategico diventano sempre più pop, hanno finalmente un volto e una vita extra, come dimostra anche il caso di Rocco Siffredi). Moana accontenta tutti: non risparmia ospitate nei salotti Tv e nei primi, scandalosissimi “Erotik Festival” in terra italiana, incisioni musicali (“Mi sono rotta lo sai”; “Supermacho“), un libro sulle sue conquiste di letto che inguaia non poco personaggi istituzionali, come l’allora segretario del PSI Bettino Craxi. Il gioco delle ambiguità è un crescendo: nell’Araba Fenice, nel 1988, parla vestita solo di cellophane, scoppia il famoso caso della “rivolta delle casalinghe”, una sua lunga intervista a Pippo Baudo resta negli annali. Lei stessa dirà più volte: «Il mio è un erotismo consapevole. Faccio all’amore e mi diverto. Ho fatto quello che volevo». 

Moana Pozzi è stata una delle figure più iconiche del cinema a luci rosse italiano. La sua morte ha dato il via a diverse teorie del complotto, che non hanno tuttavia mai trovato conferma ufficiale. La morte di Moana Pozzi è stata ufficialmente attribuita a un carcinoma epatocellulare, forse causato da epatite di tipo B o C. Tuttavia, subito dopo la sua scomparsa, sono circolate voci non confermate che affermavano che fosse dovuta all’Aids, o che la stessa notizia del decesso fosse falsa. Tali voci si sono rincorse negli anni e sono state alimentate anche attraverso la pubblicazione di pamphlet. Dopo i funerali, Moana Pozzi è stata cremata il 19 settembre presso il crematorio dell’VIII arrondissement di Lione e le ceneri sono state consegnate alla famiglia. Nel 2004, anno del decimo anniversario della morte, sono affiorate nuove voci sulla sua improvvisa scomparsa. La procura di Roma aprì un’indagine per stabilire se Moana fosse ancora in vita. Il 18 settembre 2005, invitato in un programma di Enrico Vaime, Mauro Biuzzi (già esecutore testamentario di Moana), mostrò per la prima volta il certificato anagrafico italiano, riportante come data della morte di Moana il 15 set tembre 1994. La famiglia ha confermato la circostanza in diverse interviste ed è stata mostrata anche una lapide senza nome nella tomba di famiglia Pozzi a Lerma.

Nel 2005 il fratello Simone, annunciò la pubblicazione di un libro dedicato alla biografia dell’attrice, dal titolo Moana, tutta la verità. Nel febbraio del 2006, nel corso dell’intervista rilasciata a “Chi l’ha visto?”, colui che si credeva essere il fratello minore di Moana, Simone Pozzi, dichiarò di esserne in realtà il figlio, anche se resta ancora un mistero la paternità. Simone dichiarò di non avere intenzione di cercare il padre che non si era mai preoccupato né di lui né della madre. Nell’aprile 2007 Antonio Di Ciesco, marito dell’attrice, dichiarò in un’intervista di aver aiutato Moana a morire, praticandole l’eutanasia quando il tumore al fegato era ormai in una fase avanzata.

Rifiutando l’idea di una lunga agonia, Moana aveva preso accordi con il marito e nel settembre 1994, quando ormai non c’era più nulla da fare, questi fece entrare delle bollicine d’aria nel tubo della flebo. A metà mese la procura di Roma, su istanza del produttore Riccardo Schicchi, aprì un’inchiesta iscrivendo Di Ciesco nel registro degli indagati. Mauro Biuzzi ha poi smentito le affermazioni di Di Ciesco. Il 22 giugno 2007 andò in onda una puntata dedicata a Moana Pozzi del programma televisivo “Enigma” condotto da Corrado Augias. In tale puntata Mauro Biuzzi, responsabile dell’associazione da lui fondata insieme alla famiglia per tutelare l’immagine dell’attrice, mostrò i risultati del test dell’Hiv cui si sottopose Moana nel 1992 e che era risultato negativo.

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