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19 Gennaio 2023 - 08:23
Ben 3034 firme per chiedere al Comune di scaricare Esselunga e abbandonare il progetto di edificazione su una porzione del giardino Artiglieri della Montagna e la realizzazione di un supermarket nell’ex Westinghouse. È un progetto davvero anacronistico, per di più nella Circoscrizione che ha meno verde per abitante», ha commentato Andrea Pino, presidente dell’associazione che gestisce il Comala di corso Ferrucci 65/A, durante il Diritto di Tribuna a Palazzo Civico. Proprio il centro di aggregazione è diventato il quartier generale del comitato EsseNon, nato nel 2021 per contrastare il progetto edilizio. Nell’arco di un anno il comitato ha organizzato assemblee pubbliche che hanno visto partecipare centinaia di persone tra studenti e abitanti del quadrante Cit Turin-Cenisia-San Paolo.
Nella prima versione del progetto esecutivo, il centro avrebbe dovuto sloggiare a favore di una strada per far transitare i camion diretti al supermercato. Dopo un confronto con l’assessore all’Urbanistica, dall’incarto è stata stralciata la servitù di passaggio sul cortile di Comala. «Siamo la città più inquinata d’Italia, ma ciononostante la politica si è mostrata sorda alle nostre richieste», il commento duro di Lorenzo Grignani. «Chiediamo al Comune di agire in autotutela per ritirarsi dal progetto e che sia reso noto lo stato amministrativo dell’opera», ha chiesto l’avvocata Virginia Cuffaro, che ha curato l’istanza di costituzione di parte civile al processo Ream 2, poi rigettata. Ora la palla passa alla commissione urbanistica, dove deve essere calendarizzata l’audizione dei rappresentanti del comitato. Ma la costruzione del supermercato e del centro congressi potrebbe subire una battuta d’arresto anche all’esito del processo Ream 2, che ipotizza una turbativa d’asta proprio sull’area Westinghouse.
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