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la storia

Marco e Annalisa dovevano sposarsi. Andrea, 10 anni, morto con suo papà

Marco e Annalisa dovevano sposarsi. Andrea, 10 anni, morto con suo papà

Alasia Renato, Angelini Amelia, Artioli Lorena, Artioli Loretta. E poi Borsallini Roberto, Bekari Moona, Bergonzi Luciano... Sessantaquattro cognomi e nomi incisi su una fredda lapide al cimitero Parco, ricordano una strage consumata 40 anni fa. A fianco, un grande albero della famiglia dei sempreverdi, quasi a simboleggiare in qualche modo la vita. Di fronte, sono sepolte 8 persone in altrettanti loculi con lapidi che riportano struggenti dediche e piccole targhe di loro cari, che in questi 40 anni hanno lasciato anch’essi la vita terrena. Sono tutti vicini tra loro, uniti da una fotografia che li ritrae in coppia. Entrati insieme in quel cinema, ignari che mai ne sarebbero usciti. Marina Dalboni e Renata Di Giacomo: due cugine di appena vent’anni, che quella maledetta domenica di Carnevale erano sedute in galleria e si accorsero troppo tardi di cosa stesse accadendo. Sergio Marzullo e Paola Magno: i loro corpi sono stati trovati senza vita ma stretti, l’uno all’altra, su un divanetto di una sala d’attesa. Loro al cinema erano arrivati in ritardo, lo spettacolo era iniziato, ed attesero dentro il prossimo, perché fuori nevicava e faceva terribilmente freddo. Giancarlo Morando, con il figlio di appena dieci anni, Andrea. Incerti fino all’ultimo se andare a veder “La capra” perché il figlio maggiore era malato e la madre volle restare in casa a tenergli compagnia. Quarant’anni dopo non si da pace per non avere insistito al rimanere a casa tutti insieme. Andrea fu trovato inginocchiato con il petto appoggiato a un gradino, sulla scaletta che portava al bagno e che molti imboccarono sperando fosse una via d’uscita: è la vittima più giovane insieme a Giuseppina, che di anni ne aveva appena sette. Il padre di Andrea invece fu ritrovato nell’atrio, il monossido lo aveva intossicato facendolo rovinare in terra e da lì non si è mai più rialzato. Marco Fracchia e Annalisa Fantone: innamoratissimi, una coppia felice, entrambi avrebbero compiuto da lì a poco vent’anni ed erano prossimi al matrimonio, che si sarebbe tenuto quell’estate stessa. Nelle bare, sono vestiti con gli abiti scelti per lo sposalizio e così sepolti, uno a fianco all’altra, per sempre, oltre un destino che li ha strappati troppo presto dai loro sogni.

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