Cerca

Pestati e rapinati dal branco: due sedicenni in ospedale

Pestati e rapinati dal branco: due sedicenni in ospedale

Fonte: Depositphotos

Erano usciti da scuola e stavano tornano a casa dopo una passeggiata in centro, quando sono stati aggrediti da un gruppo di otto ragazzi marocchini, che li hanno massacrati di botte. È successo venerdì pomeriggio, a due sedicenni di Torino, finiti al pronto soccorso del Maria Vittoria dopo la rissa. A entrambi è stata fatta una Tac per assicurarsi che non ci fossero danni. Uno dei due giovani ha riportato un trauma cranico, con prognosi di sette giorni. Tanta è stata la violenza dei pugni inflitti sul capo e dei calci subiti mentre era inerme a terra.

«Mentre alcuni li picchiavano, altri frugavano nelle tasche. Gli hanno portato via portafogli e occhiali da sole. Hanno cercato anche di sfilargli le scarpe» racconta il mattino dopo, Mariella Grisà, la mamma di uno dei due ragazzi aggrediti. Un dettaglio, quello dello scarpe, che forse aiuta la donna a metabolizzare la violenza di quanto appena accaduto al proprio figlio. Scomponendola pezzo per pezzo. «Li hanno aggrediti alle spalle e hanno iniziato a tirargli dei calci nelle gambe per farli cadere a terra - racconta la donna -. Mio figlio si è difeso come ha potuto, ma ha preso tantissimi pugni in testa. Tra un colpo e l’altro mi ha detto di aver notato che alcuni del gruppo erano più piccoli di loro. Forse dei ragazzini delle medie».

La raffica di pugni e calci inflitti ai due malcapitati è stata interrotta dall’intervento di un passante. «Lo ringrazio» dice la mamma in un sussurro. Immediato anche l’intervento delle forse dell’ordine del commissariato San Donato, a cui le due giovani vittime dell’aggressione hanno fornito una descrizione degli aggressori quanto più dettagliata possibile. «Spero davvero che li trovino» commenta ancora Grisà e denuncia una condizione di generale insicurezza e paura che dilaga all’interno del quartiere Basso San Donato. «Siamo davvero stufi - premette -. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’area vive una situazione di disagio crescente. Faccio parte di vari gruppi whatsapp in cui i condomini di zona si confrontano e dove, ogni giorno, vengono segnalate situazioni di disagio. Siamo tanti a denunciare e ora vogliamo essere ascoltati». Tra i problemi maggiori segnalati dai residenti: la piaga degli spacciatori che si aggirano tra le palazzine e i vandali che deturpano la spazio pubblico.

Nasce così - in seguito all’ennesimo episodio di violenza - il comitato per la sicurezza di Parco Dora e Spina 3. «Siamo terrorizzati. Abbiamo paura anche solo nel portare fuori il cane sotto casa. Non possiamo più fare uscire i nostri figli con tranquillità. La misura è colma» tuona Grisà. «Le persone non vogliono andare via da qui. Vogliono continuare a vivere le loro vite normalmente, ma dobbiamo riprenderci i nostri spazi» conclude. Il figlio della donna ora è a casa: un po’ ammaccato e spaventano, ma sta bene. L’amico invece è dovuto tornare in ospedale per dei controlli.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.