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«Non vogliamo il ripetitore»: i residenti fermano le ruspe

ripetitore via pateri nichelino
Nichelino si mobilita contro l’installazione di un nuovo ripetitore per la telefonia mobile in via Pateri. Qui, ieri mattina, una ventina di persone sono scese in strada per fermare le ruspe al lavoro su un campo agricolo che ospiterà il traliccio: un’antenna di oltre dieci metri di altezza. Il ripetitore ha ricevuto l’autorizzazione del Suap e sostituirà quello attualmente collocato nel campo sportivo Don Bosco, dove prenderanno il via lavori di edificazione. Il proprietario dei terreni di fronte alle case di via Pateri (dal civico 68 a scendere) ha dato la sua disponibilità per ospitarne uno nuovo e i lavori sono iniziati già martedì. «Inizialmente - spiegano i residenti - abbiamo immaginato si trattasse di lavori per un impianto di irrigazione. Poi abbiamo notato lo scavo ed è sorto il sospetto potesse trattarsi di altro». Martedì sera i residenti hanno contattato l’amministrazione per fare chiarezza sino all’epilogo di ieri mattina, quando sono scesi in strada per protestare. Sul posto, per evitare eventuali tensioni, anche la polizia municipale che ha identificato i presenti. La paura è che il ripetitore comporti non solo la svalutazione degli immobili, ma problemi ambientali e per la salute pubblica. Sulla questione sono già al lavoro il sindaco Giampiero Tolardo e l’assessore all’Innovazione Francesco Di Lorenzo: « L’amministrazione non ha poteri normativi sul tema perché la legge è sovracomunale. Abbiamo aperto un dialogo con la ditta e l’operatore di telefonia chiedendo un tempo congruo di 10-15 giorni per fare le verifiche opportune e valutare lo spostamento in una posizione meno impattante dal punto di vista paesaggistico». I cittadini non si arrendono: «Il presidio continuerà sino a quando non otterremo lo spostamento in una posizione più consona. Se così non fosse le ruspe verranno bloccate dai nostri corpi».
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