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Amico Reporter

La Torino che non vuoi vedere: "Dormono tra le macchine, la situazione è fuori controllo"

Residenti esasperati: “Altro che avvocati e studi dentistici, qui sembra una tendopoli”

La Torino che non vuoi vedere: "Dormono tra le macchine, la situazione è fuori controllo"

Torino, Piazza Arbarello, Quadrilatero Romano. Un giaciglio di fortuna, fatto di stracci, nylon e una valigia, è comparso all’angolo tra via Santa Maria e via Giuseppe Siccardi. Non è un caso isolato. "Se guardate bene la piazza, ne trovate altri tra le macchine parcheggiate", ci racconta Luigi, nostro lettore e Amico Reporter che ha immortalato la situazione con alcuni scatti che lasciano poco spazio all'immaginazione.

Non è un problema solo di questa zona. Il fenomeno si estende a San Salvario, Porta Nuova, via Roma e altre aree della città. Come sempre a pagare il prezzo di questa situazione sono prima di tutto i residenti e i lavoratori della zona. "In questa vie di Torino ci sono studi legali, studi dentistici, aziende e boutique. È questa l’immagine che vogliamo dare ai clienti e ai turisti? Marciapiedi trasformati in dormitori e sporcizia ovunque?", si lamenta Luigi che è anche un residente di zona.

Chiunque passeggi tra le vie del centro può accorgersene. Non è più solo la classica immagine del senzatetto che dorme su una panchina: qui si parla di accampamenti veri e propri, con materassi, coperte, trolley e oggetti personali sparsi sui marciapiedi. Alcuni senzatetto restano anche per giorni nello stesso punto, altri si spostano tra i parcheggi, creando una situazione di insicurezza e disagio per chi vive e lavora in zona.

Le immagini parlano chiaro, così come le testimonianze di chi vive ogni giorno questa realtà. "Non si tratta di puntare il dito contro chi è costretto a vivere in strada, ma di chiedere soluzioni reali per un problema che riguarda tutta la città", conclude Luigi.

L’auspicio è che questa segnalazione non resti inascoltata, ma serva da stimolo per interventi rapidi e concreti. Da un lato, per aiutare chi si trova in condizioni di estrema difficoltà, offrendo assistenza e percorsi di reinserimento. Dall’altro, per garantire ai residenti delle zone più colpite una maggiore sicurezza e vivibilità, perché il degrado non può diventare la normalità.

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