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Giappone
02 Giugno 2025 - 23:15
In Giappone è esplosa una nuova ossessione: le lontre. Carine, fotogeniche, popolarissime sui social, sono diventate protagoniste di bar esotici molto frequentati dai turisti. Ma dietro questa mania si nasconde una realtà allarmante: un commercio illegale che rischia di spingere la specie verso l’estinzione.
La richiesta è in crescita continua. Sempre più persone desiderano una lontra come animale domestico o vogliono esporla nei propri locali per attrarre clientela. Tuttavia, secondo gli esperti, questa tendenza sta contribuendo a mettere in ginocchio popolazioni già fragili. La lontra giapponese tradizionale è ufficialmente estinta dal 2012, e ora anche le specie importate da altri Paesi — spesso senza alcuna tracciabilità — rischiano la stessa sorte.
Uno studio pubblicato su Conservation Science and Practice e condotto da ricercatori giapponesi e thailandesi ha rivelato che molte delle lontre presenti nei bar provengono da canali illeciti, ben distinti da quelli che riforniscono zoo e acquari ufficiali. Analizzando il DNA degli esemplari sequestrati in aeroporto, nei locali e nelle strutture autorizzate, è emerso che le lontre nei bar turistici hanno origini diverse, segno evidente di un traffico sommerso che elude i controlli.
La caccia e il commercio di pellicce di lontra, un tempo considerate un lusso, hanno già provocato danni irreparabili. Ora, a questo si aggiunge una nuova forma di sfruttamento più subdola: quella del turismo esperienziale a scapito della biodiversità.
Gli scienziati lanciano l’allarme: se non si interviene subito per regolare il mercato e proteggere gli habitat naturali, la “lontra-mania” rischia di trasformarsi in un boomerang. E a farne le spese non sarà solo la specie, ma anche l’equilibrio ecologico delle aree da cui questi animali vengono strappati. Un esempio tragico di come una moda possa diventare una minaccia per la sopravvivenza.
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