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Insetti
16 Giugno 2025 - 17:50
Con l’arrivo del caldo torrido, Roma è alle prese con un’invasione silenziosa ma inquietante: quella della blatta americana, nome scientifico Periplaneta americana. Avvistata in molti quartieri e parchi pubblici, la presenza dell’insetto suscita allarme, soprattutto per il suo impatto sanitario. Sebbene non sia direttamente pericolosa per l’uomo, può diventare un veicolo di batteri, virus e funghi.
Nonostante il nome, la blatta americana ha origini africane: fu introdotta nel continente americano nel 1625, ma oggi è presente in tutto il mondo. È una delle specie di scarafaggio più grandi: fino a 5 cm di lunghezza, con un corpo bruno-rossastro, ali e lunghe antenne. Vive in ambienti caldi, bui e umidi e ha un’attività prevalentemente notturna.
Le sue zone preferite? Fogne, tombini, scantinati, ma non disdegna anche le case private, soprattutto bagni, cucine e dispense. Si nutre di materiale organico in decomposizione, ma è onnivora e opportunista: mangia dolci, carta, tessuti e persino altri insetti morti.
Il vero pericolo non è la puntura (non punge), ma la contaminazione indiretta. Le blatte americane, spostandosi tra fogne e ambienti domestici, trasportano microrganismi pericolosi: salmonella, e. coli, virus e muffe. Possono causare intossicazioni alimentari e persino problemi respiratori in soggetti allergici.
Per tenere lontana la Periplaneta americana è fondamentale:
Sigillare fessure e crepe, specie in cucina e bagno
Evitare accumuli di umidità, soprattutto sotto lavandini e negli scarichi
Mantenere elevati standard di igiene, eliminando avanzi di cibo e briciole
Ispezionare regolarmente tombini e scantinati
Usare insetticidi mirati o rivolgersi a disinfestatori professionisti
Favorire predatori naturali, come lucertole e ragni, dove possibile
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