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Cronaca

Ibiza invasa dai serpenti: biacchi giganti terrorizzano turisti e mettono a rischio l’ecosistema

Dalle campagne al mare, l’isola delle feste combatte un’emergenza ecologica: esemplari lunghi fino a 1,8 metri nuotano vicino alle spiagge. Intanto la lucertola simbolo dell’isola rischia l’estinzione

Ibiza invasa dai serpenti: biacchi giganti terrorizzano turisti e mettono a rischio l’ecosistema

Ibiza non è più solo spiagge da sogno e notti in discoteca. L’isola spagnola sta vivendo una vera e propria emergenza ambientale: i biacchi, serpenti originari della Spagna continentale, stanno invadendo coste, boschi e persino le acque cristalline del suo litorale. Con esemplari che superano abbondantemente il metro e mezzo di lunghezza, l’allarme cresce, anche tra i turisti: c’è chi ha annullato le vacanze per paura di incontrare i rettili in mare.

Tutto ha avuto inizio nei primi anni 2000, quando i biacchi (Hemorrhois hippocrepis) sono arrivati accidentalmente con le radici degli ulivi ornamentali importati dalla terraferma. In un ambiente privo di predatori naturali, hanno trovato il paradiso: abbondanza di cibo e clima favorevole. Oggi sono ovunque: dai litorali di Portinatx agli isolotti di s’Espartar, passando per giardini privati e campagne.

La sorpresa più inquietante è che i biacchi hanno imparato a nuotare, e lo fanno con una sorprendente agilità. Video virali mostrano esemplari di quasi due metri serpeggiare in mare aperto, alimentando la paura tra i bagnanti. Secondo gli esperti, il loro gigantismo è legato alla mancanza di predatori e alla ricchezza di prede, come la lucertola muraiola, ormai quasi scomparsa in alcune zone.

La Podarcis pityusensis, colorata lucertola endemica delle Baleari, è a un passo dall’estinzione. In isolotti come S’Ora non se ne vedono più dal 2017. Gli studiosi lanciano l’allarme: se l’invasione non verrà contenuta, la specie potrebbe scomparire da Ibiza entro il 2030.

La fauna in pericolo non è l’unico problema: anche il turismo è minacciato. Post, video e testimonianze sui social raccontano di persone troppo spaventate per fare il bagno, escursionisti sorpresi da rettili nei sentieri, o serpenti trovati sulle barche dopo mesi di inattività. Alcuni turisti hanno scritto: “È come una maledizione su questa che era una tranquilla isola paradisiaca”.

Fondazioni e autorità locali stanno cercando di arginare l’invasione con ogni mezzo. Solo nel 2024, oltre 3.000 serpenti sono stati catturati tra Maiorca, Ibiza e Formentera. Ma la popolazione continua a crescere. Le 280 trappole installate da IbizaPreservation sembrano una goccia nel mare. “Li abbiamo sottovalutati. Sono adattabili, veloci e silenziosi”, ammette il biologo Jaume Estarellas.

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