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Francois Hollande and Emmanuel Macron on cover of Le Figaro

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Su Le Figaro di qualche giorno fa c’è un pezzo del filosofo francese Luc Ferry sui no vax e la loro convinzione d’esser vittime d’un complotto internazionale. Purtroppo, invece di analizzare le loro ragioni e confutarle, Ferry li dà subito per malati mentali, dividendoli fra psicotici e nevrotici con la vecchia battuta “il nevrotico costruisce castelli in aria, lo psicotico li abita e lo psichiatra ne riscuote l’affitto”. Il castello in discussione questa volta è la teoria del complotto, ma Ferry ne salta a pié pari la confutazione, declassandola a incubo paranoico. Non capisce (ed è strano per un filosofo) il tarlo dialettico del suo ragionamento: non è dando del matto a qualcuno che lo convincerai mai di esserlo. Al massimo passerai tu per matto ai suoi occhi, ma più sovente per complice di chi manipola la realtà. I complottisti esistono perché sono sempre esistiti i complotti. Dalla notte dei tempi i detentori del potere considerano il popolo come una massa d’idioti manipolabile con false informazioni ammantate di ufficialità, timbrate con l’ipse dixit, diffuse dai media, riportate nei libri, insegnate nelle scuole. Due rapidi esempi? La patata, destinata a soppiantare il grano, fu boicottata dai grandi produttori e commercianti di cereali, che riuscirono con false accuse a ritardarne per due secoli la diffusione. L’a lt ro esempio è la conquista dell’Italia da parte del Piemonte nell’800, voluta e finanziata da Inghilterra e Francia in chiave anti austriaca, ma presentata come spontanea sollevazione delle masse oppresse. La balla del ‘risorgi - mento’ ce la siamo dovuta bere per un secolo. Vuoi tu che un popolo istruito e consapevole di questi e altri complotti non se ne aspetti di nuovi?

collino@cronacaqui.it
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