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Denunciate 20 persone

Truffa del vino, denunciati 10 bar di Barriera di Milano

La polizia ha sequestrato quasi 4mila bottiglie

truffa del vino

Alcune delle migliaia di bottiglie sequestrate dalla polizia

Maxi brindisi per la polizia che ha recuperato e riconsegnato ai legittimi proprietari quasi 4mila bottiglie di vino che erano state sottratte ai produttori con una vera e propria truffa congegnata da alcuni baristi di Barriera di Milano.

Il valore complessivo delle bottiglie sequestrate dagli agenti del commissariato Barriera di Milano è di circa 50mila euro. Nel mirino dei truffatori erano finite etichette di qualità medio-bassa, le più pregiate infatti raggiungevano circa i 25 euro a bottiglia. I poliziotti hanno trovato vini di diversa tipologia: barbera, nebbiolo, dolcetto, grignolino, langhe, chardonnay, sauvignon e prosecco. Erano tutte conservate nei retrobottega di alcuni bar del quartiere popolare a nord di Torino, una decina in tutto, alcuni dei quali sono stati individuati nel corso dei controlli straordinari del territorio che vengono periodicamente organizzati dalla questura proprio per rispondere al desiderio di maggiore sicurezza dei residenti.

Le indagini hanno poi consentito di appurare le modalità con le quali la truffa si sarebbe consumata ossia attraverso lo stratagemma del “doppio ordine” effettuato dai clienti/truffatori ai produttori, con l’accordo tra le parti del pagamento della merce solo dopo la seconda consegna. Per la prima consegna, infatti, i fattorini venivano inviati in una zona di Torino alquanto distante dal luogo in cui avrebbe dovuto essere scaricata la seconda e ultima parte del carico. Proprio qui sarebbe dovuto avvenire il contestuale pagamento della merce ordinata, ma una volta arrivati nel luogo indicato nessuno si presentava e solo in quel momento le vittime si rendevano conto di essere cadute in un raggiro. Nel frattempo, ovviamente, le bottiglie già consegnate erano sparite.

I produttori vittime di tali raggiro sono oltre 50 con sede nella città di Torino e in cintura, ma anche nelle Langhe, nel Roero, nel Monferrato, nel Tortonese, nel Casalese, nel Biellese e a Caluso. "L’attività di comparazione delle denunce depositate e del materiale rinvenuto e sequestrato - spiegano dalla questura - ha consentito di restituire a 28 dei produttori coinvolti il maltolto, per un totale di oltre 3mila bottiglie riconsegnate". Nei guai sono finite 20 persone: 13 sono state denunciate per ricettazione e 7 per truffa.

Le bottiglie sequestrate sono state restituite ai legittimi proprietari

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