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LA MANIFESTAZIONE

La rivolta degli edili per il Superbonus

In duemila a Falchera in difesa del lavoro

Manifestazione degli edili

Manifestazione edili

La rivolta degli edili contro l'abolizione del Superbonus 110% e il sub appalto a cascata passa da Falchera. "Fai la cosa buona”, la manifestazione  indetta da Fillea Cgil e Feneal Uil affinché il Governo «non faccia morire il settore delle costruzioni» ha mobilitato, questa mattina, in piazza Astengo, circa duemila persone. «I provvedimenti di questo governo determinano un netto peggioramento dell’occupazione e della qualità del lavoro, con grave impatto sull’ambiente e sulla possibilità di rigenerare quartieri e periferie» commenta dal palco il segretario nazionale Fillea-Cgil Maurizio Maurizi.
In piazza, anche molti volti noti della politica locale e nazionale. 

Cinque Stelle
«Oggi siamo scesi in piazza a Torino al fianco dei lavoratori e dei sindacati per difendere il Superbonus dalle scelte scellerate del Governo Meloni» tuonano la senatrice del Movimento Elisa Pirro, la deputata ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino, l'onorevole Antonino Iaria e la Capogruppo regionale M5S Piemonte Sarah Disabato. «Il Superbonus nel 2022, a fronte di 55 miliardi investiti, è stato in grado di attivare un valore della produzione pari ad almeno 115 miliardi di euro. Solo in Piemonte gli investimenti per lavori conclusi ammessi in detrazione ammontano a quasi 3 miliardi di euro al 30 novembre 2022» proseguono i pentastellati. 

«Al 31 ottobre 2022 la misura ha generato in Italia 902mila posti di lavoro, di cui 583mila nella filiera delle costruzioni e 319mila in altri settori, ed ha contribuito al risparmio in bolletta di tante famiglie grazie all'efficientamento energetico degli edifici» concludono i Cinque Stelle. «Osteggiare il Superbonus azzerando lo sconto in fattura o la cessione dei crediti manderà in fumo tutto il lavoro fatto, creando un esercito di disoccupati. Il Governo Meloni vuole portare il paese sull’orlo del baratro, non possiamo permetterglielo».

Il Pd 
Il piazza, insieme ai sindacati, la neo eletta capogruppo alla Camera dei dem Chiara Braga. «Siamo al fianco dei sindacati per sostenere la loro giusta battaglia per la difesa del lavoro - commenta -. E' una scelta gravissima quella dei sub appalti a cascata. Questo governo non ha risolto il problema della cessione dei crediti e ha gettato la spugna per accompagnare la riqualificazione energetica a partire dall edilizia residenziale pubblica». Sulla stessa linea anche l'assessore comunale Gianna Pentenero. «Temi complessi richiedono risposte necessarie, per un settore che oggi è in forte rilancio, ma dove lavoratori e lavoratrici rischiano grosso» spiega.  

La mobilitazione
A partire dalle ore 9.30, in piazza Astengo sono saliti sul palco lavoratrici e lavoratori del settore. Molti hanno mostrato un cartello con su scritto "lavoro per vivere, non per morire". Sono intervenuti anche don Adelino Montanelli sacerdote di Falchera, Marco Razzetti imprenditore edile, Giorgio Prino, Segretario Legambiente Piemonte - Valle d'Aosta, Giuseppe Gulino dell’UdU - Unione Universitari, Gianni Cortese, Segretario Generale Uil Piemonte, Giorgio Airaudo, Segretario Generale Cgil Piemonte, Stefano Chiappelli, Segretario nazionale Sunia Cgil, Maurizio Maurizzi, Segretario Nazionale Fillea Cgil. Ha concluso la mattinata, il Segretario Generale Nazionale della FenealUil, Vito Panzarella. 

«Dove sono i patrioti?» domanda poi il segretario Airaudo. «Quelli che dovevano occuparsi degli italiani e della disoccupazione?» aggiunge dal palco. «Abbiamo scelto di fare la manifestazione in questa periferia storica di Torino perché ci sono molti interventi da fare di rigenerazione urbana» sottolinea Cortese della Uil. «Chiediamo a tutte le parti di mettere in atto delle politiche che possano supportare il settore e favorire il lavoro di qualità - aggiunge - eliminando anche tutte le storture previste nel nuovo codice degli appalti che segnano un peggioramento delle condizioni dei lavoratori e gravi rischi di infiltrazione della malavita».

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