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IL CASO

A Torino arriva il Disability Pride, ma la Regione non dà il patrocinio

Polemica sulla parata per i diritti dei disabili

A Torino arriva il Disability Pride, ma la Regione non dà il patrocinio

La presentazione del Disability Pride

Tutto pronto per il Disability Pride a Torino. La manifestazione, al suo esordio nella nostra città, ha l’obiettivo di promuovere una rivoluzione culturale che possa cambiare le percezioni attuali a riguardo del tema disabilità, con un coordinamento di oltre 15 associazioni che si sono trovate a lavorare ad un manifesto di 14 pagine rivolgendosi alle istituzioni per richiedere un’accessibilità totale a tutto per tutti: dall’adeguamento dei mezzi pubblici e dei taxi alle barriere architettoniche e digitali, come ad esempio l’accesso ai siti d’informazione. Sempre sul manifesto si parla di barriere culturali: «una società, la nostra, abituata alla visione del disabile come una categoria fragile e con necessità e bisogni diversi dagli abili» dichiara Miriam Abate, organizzatrice del Pride appartenente alla cellula Luca Coscioni. Il corteo partirà il 15 aprile da piazza Carlo Felice alle 14.

L'ASSENZA DELLA REGIONE

L’assessore alle Politiche sociali, Jacopo Rosatelli, ringrazia la polizia municipale per il prezioso aiuto e definisce la manifestazione come una rivendicazione di orgoglio. Impossibile notare l’assenza della Regione Piemonte tra gli enti patrocinanti: «Tra gli organizzatori non abbiamo visto le federazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, abituali interlocutrici istituzionali della Regione. Tra gli organizzatori principali vediamo invece l’associazione Luca Coscioni nota per promuovere il suicidio assistito, che, come risaputo, è in contrasto con la linea politica di questa maggioranza regionale di centrodestra» dichiara l’assessore alle Politiche sociali e disabilità, Maurizio Marrone.

IL PERCORSO

Il punto di ritrovo è fissato in Piazza Carlo Felice ed il corteo proseguirà fino in piazza Castello dove dovrebbe terminare per le ore 16 circa.
La manifestazione si snoderà per le vie del centro storico, percorrendo via Roma, piazza CLN, piazza San Carlo e di nuovo via Roma.
Saranno presenti diversi check point per coloro che necessitano una pausa, dove potranno sedersi ed essere assistite, in caso di bisogno, dalla protezione civile.

LA STORIA DEL DISABILITY PRIDE


Ad inizio anni ‘90 negli Stati Uniti, precisamente a Boston, nascono i primi Disability Pride, grazie ad attivisti e movimenti che si fanno portavoce senza intermediari per sensibilizzare tutti.
Nel 2015 il primo in Italia si è svolto a Ragusa, con il nome di “Handy Pride”: l’anno successivo la manifestazione viene denominata ”Disability Pride” ed ha luogo a Palermo, Napoli e Roma.
Nel 2022 l’evento tocca tre città: Roma, Bologna e Milano, con lo slogan “Corpi differenti, menti divergenti, stesso desiderio.”

LE PAROLE DI MIRIAM ABATE


L’organizzatrice del Disability Pride Torino si augura una “prima” importante.
<<Siamo fieri di portare il nostro Pride per la prima volta in Piemonte. Sarà occasione di festa, con musica ed esibizioni artistiche. Avremo il servizio di interpretariato LIS dall'inizio alla fine della manifestazione. Puntiamo ad una rivoluzione culturale: un modo diverso di guardare la disabilità e le persone con disabilità. Siamo ancora percepiti con pietà o peggio con una visione eroica a tutti i costi, veniamo compatiti o esaltati per gesti quotidiani come il far la spesa o guidare una macchina.
Vogliamo sottolineare che le persone con disabilità sono persone.
In quanto tali, è essenziale che raggiungano la propria indipendenza ed autodeterminazione.
Sembra banale, ma banale non è.
Speriamo di avere la possibilità di avere un appuntamento annuale in diverse città italiane per il Disability Pride.>>

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