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blitz al campo dei sinti

Fanno calare con l’autogru la casa mobile,
ma in 12 ore il magistrato la fa portare via

Blitz e doppia denuncia per violazione di sigilli a Tetti Rolle, borgata di Moncalieri

La gru mobile a Tetti Rolle

L'autogru porta via la casa mobile abusiva

È stato probabilmente un degli sgomberi più veloci della storia. Perlomeno di quella di Tetti Rolle, borgata di Moncalieri dove i sinti della famiglia Spada hanno comprato un terreno ad uso agricolo (dove è possibile soltanto coltivare un orto) per costruire abusivamente muretti e abitazioni. I sinti hanno assoldato una gru mobile il 14 aprile 2023, nel pomeriggio, e hanno fatto calare un’intera casa mobile sul terreno, che era già sottoposto a sigilli, violandoli. Ma dopo 12 ore, il 15 aprile 2023, la stessa gru che aveva portato il container, su ordine del pm Paolo Scafi (che ha firmato in fretta e furia un ordine di sequestro preventivo) ha tirato su il container, portandolo via.

Non è servita a nulla la mossa (secondo l’accusa strumentale) dei sinti, che nella casa mobile appena montata avevano sistemato l’anziana madre (sulla carta proprietaria del terreno), sperando così che lo sgombero non fosse repentino. La polizia municipale, insieme ai pompieri, hanno garantito per tutta la giornata che l’operazione di smontaggio della “dimora” andasse a buon fine. Ora, sulla scrivania del pm Scafi c’è un nuovo fascicolo d’indagine a carico dei sinti, per violazione di sigilli. Il magistrato, nei prossimi giorni, valuterà le responsabilità dei singoli che hanno violato i sigilli (che erano stati messi i primi giorni di aprile) infischiandosene dell’ordine del tribunale, pur di costruire abusivamente.


«Tanto non cambia nulla, voi mettete i sigilli e noi entriamo di nuovo», ha detto ai vigili durante lo sgombero, uno dei figli della proprietaria del campo (Rita Spada, classe ‘44). L’uomo ha aggiunto una frase finita sul verbale: «Noi entriamo di nuovo perché io non ho un altro posto dove mettere mia madre anziana e cardiopatica e mia sorella disabile. Andremo avanti così: voi mettete di nuovo i sigilli e noi entriamo». Ma gli agenti hanno proceduto all’operazione, con in mano l’atto firmato dalla procura, che ha ordinato «il sequestro urgente del prefabbricato lungo 9,30 metri, alto 3 e largo 2,68».

Il pm ha ordinato inoltre «il trasporto e la custodia in altro luogo recintato del menzionato container abitativo, onerando per le operazioni di trasporto e di custodia la ditta Calabrese autogru», la stessa che era stata assoldata dai sinti per montare la casa mobile. «Non ho letto il cartello dei sigilli, mi sono limitato a posizionare il prefabbricato in quel punto», ha detto ai vigili l’operatore della gru, prima di tirare su il container.

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