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LA PROTESTA

Bambolotti, banconote, carrelli e sindaci “arcobaleno”. Il flash-mob di Pro Vita per dire: «No all’utero in affitto»

La manifestazione in piazza Castello sostenuta da Fdi. Marrone contro adozioni coppie gay: «Non le consideriamo famiglie»

Bambolotti, banconote, carrelli e sindaci “arcobaleno”: Il flash-mob di Pro Vita per dire: «No all’utero in affitto»

Carrelli della spesa carichi di bambolotti e banconote spinti dai “sindaci arcobaleno” davanti a un enorme telo rosa raffigurante una famiglia tradizionale. E’ il flash mob organizzato stamattina in piazza Castello dagli esponenti del movimento Pro Vita e Famiglia per dire: «No all’utero in affitto e alle adozioni delle coppie gay».

«Siamo qui in piazza per difendere i diritti dei bambini attaccati dai sindaci “arcobaleno” che compiono trascrizioni dei figli avuti all’estero con la pratica dell'utero in affitto spiega Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia. «Oltre a compiere un illecito - sottolinea - stanno certificando un capriccio di adulti che comprano i bambini attraverso la pratica illegale in Italia dell’utero in affitto. Siamo anche contro l’adozione da parte delle coppie gay - aggiunge - perché è diritto di ogni bambino avere una mamma e un papà».

A sostenere la manifestazione anche l’assessore regionale Fdi, Maurizio Marrone: «Condivido la condanna dell'utero in affitto, una pratica barbara irrispettosa della dignità delle donne, soprattutto di quelle in difficoltà economica e del terzo mondo, che professa la mercificazione dei bambini. Noi di Fdi - sottolinea - riteniamo che ogni bambino abbia bisogno di un papà e una mamma. Per questo siamo anche contro le adozioni da parte delle coppie omosessuali: le unioni gay - aggiunge - meritano il massimo rispetto se si parla di affettività ma non le consideriamo famiglie, soprattutto se si parla di minori».

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