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MAXI INTERVENTO DI PULIZIA

Via Po, al via la rimozione delle scritte anarchiche

A quasi 5 mesi dal corteo che ha imbrattato mezzo centro di Torino, l'assessore Chiavarino annuncia: «Così tiriamo a lucido i portici»

Via Po imbrattata

Via Po imbrattata

Era stato promesso e finalmente verrà eseguito l’intervento di pulizia dei portici di via Po, imbrattati dalle scritte a bomboletta spray durante il corteo anarchico a fine gennaio che aveva sconvolto il centro di Torino. A dare l’annuncio è l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino: «Mercoledì si parte con la cancellazione delle scritte dalle arcate di via Po, era un intervento doveroso frutto della sinergia del Comune con la Fondazione Contrada» sottolinea Chiavarino che aggiunge: «L’intento è anche quello di dare lustro a una delle vie più importanti di Torino che in questo periodo è interessata da un grande cantiere. In questo modo dimostriamo la nostra vicinanza ai commercianti e ai residenti».

L’occupazione del suolo pubblico inizierà già domani e l’intervento durerà una ventina di giorni. Un ulteriore cantiere che si somma a quello ben più gravoso in strada per il rifacimento degli impianti e dei binari del tram che non dovrebbe però destare preoccupazioni: «Metteremo transenne mobili che non ostacoleranno i alcun modo il transito pedonale sotto i portici» sottolineano dalla Fondazione Contrada che si occupa di organizzare, insieme al Comune, la rimozione delle scritte vandaliche dai portici di Torino.
L’ultimo intervento di pulizia effettuato in via Po dalla Fondazione risale al 2019, da allora le arcate sono state imbrattate più volte generando un gran malcontento tra i torinesi che chiedevano da mesi la ripulitura. Soprattutto dopo il corteo anarchico che ha coperto di scritte mezzo centro città.

Molto soddisfatto dell’iniziativa il presidente dei commercianti di via Po, Alessandro Chiales: «Per noi è molto importante questa iniziativa perché via Po è un biglietto da visita per i turisti e deve essere tenuta come si deve» sottolinea Chiales, entusiasta anche per la decisione del Comune di mantenere le “lose” in via Po a seguito del cantiere: «Ci tenevamo molto. Siamo contenti che si sia deciso di non sostituire le pietre con l’asfalto».

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