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L'allarme lanciato in Comune

La rivolta dei cittadini contro il degrado: «In Barriera spaccio a tutte le ore, non c'è sicurezza»

Cittadini accolti a Palazzo Civico: «Siamo circondati dai pusher, sentiamo sempre le solite risposte»

La rivolta dei cittadini contro il degrado: «In Barriera spaccio a tutte le  ore, non c'è sicurezza»

I cittadini chiedono più sicurezza per Barriera di Milano

Dagli esposti fino all’ultima raccolta firme presentata due settimane fa. In Barriera di Milano spaccio e degrado continuano a farla da padroni. Almeno così la pensano i cittadini che martedì hanno nuovamente fatto sentire la loro voce a Palazzo Civico.

In prima fila i primi tre firmatari - Stella Posca, Gabriella Sampaolo e Maurizio Gardini - che ancora una volta hanno chiesto conto delle azioni intraprese dal Comune.

Il sopralluogo del Comune con i residenti del quartiere Barriera

«Non possiamo dire di essere totalmente contenti - ha raccontato Stella -. Ogni mese facciamo tavoli per la sicurezza. E anche ieri abbiamo ottenuto le solite risposte». Le telecamere ci sono, alla fine anche i controlli. Ma i risultati sono pochi. «Vogliamo più forze dell’ordine e più passaggi - ha precisato la signora Posca -. La situazione è leggermente migliorata ma il problema esiste. Da corso Palermo a via Montanaro, lo spaccio non è più limitato alla sera ma a tutte le ore».

Rabbia che arriva anche dagli ambulanti che da tempo chiedono provvedimenti e minacciano decisioni drastiche, persino la chiusura del mercato per protesta. «Come cittadini - continua Gabriella Sampaolo, del comitato di quartiere Barca -, abbiamo il diritto di essere tutelati. Anche Barca e Bertolla vengono visti come un’isola felice, tuttavia abbiamo continui episodi di vandalismo e microcriminalità quotidiani».

«Noi staremo sempre al fianco dei cittadini - conclude il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto -, per chiedere più controlli da parte degli uomini in divisa, una presenza fissa e visibile per il cittadino. Ma sappiamo che non basta, abbiamo bisogno che la Città si impegni per regolamentare la chiusura dei locali in orario notturno nonché un controllo serio sugli stabili».

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