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Il reportage

Da simboli del divertimento all'oblio: viaggio nelle piscine abbandonate di Torino

Una è chiusa da 10 anni per inagibilità, l'altra si è arresa a un problema strutturale. Entrambe lottano contro le occupazioni

Due piscine, entrambe chiuse. Tanto quella all’aperto quanto quella invernale. E due storie diverse con un unico risultato: l’assenza di servizi. Al parco Sempione non c’è solo il problema spaccio. Anche le piscine hanno smesso di funzionare, diventando due monumenti al degrado.

La piscina all'aperto

Spogliatoi deserti, ingresso sbarrato, nessuna persona in circolazione. È desolante lo scenario che si palesa a coloro che mettono piede al confine tra via Toscanini e via Gottardo. Una grossa area che fino a 10 anni fa ospitava una delle piscine più importanti del quartiere Barriera. Poi chiusa causa inagibilità, provocata dalla vicinanza con i cantieri del passante ferroviario

L’opera delle sonde e le vibrazioni, provocate dalle trivelle stesse, ha causato, durante i lavori, crepe nella struttura in cemento della vasca con il trampolino. In un caso l’acqua è persino fuoriuscita e una delle due vasche è stata dichiarata inagibile. E oggi in Barriera non esiste più una piscina. Un danno per i frequentatori, un danno soprattutto per i residenti del quartiere.

Il rammarico dei residenti

«E’ un grande rammarico - raccontano Angelo e Giuseppe del comitato spontaneo “Barriera di Milano” -. Un tempo venivamo qui a divertirci. Era un punto di riferimento, con musica panini e gelati. Adesso c’è il nulla». A causa degli scavi del passante, la struttura ha subito gravi danni. Problemi che riguarderebbero soprattutto una delle due vasche, non quella principale dotata di sei corsie ma quella utilizzata per i tuffi.

L'impianto al coperto

E poi c’è l’impianto al coperto, ex Rari Nantes. Chiuso causa pandemia da oltre tre anni e attualmente impossibilitato a riaprire per colpa di un problema strutturale della copertura. Le travi dell’impianto, progettato 40 anni fa, soffrono di umidità e non offrono sicurezza.

Ad oggi esistono solo due possibilità per una ripresa delle attività. La prima prevede un intervento tampone al costo di decine di migliaia di euro, che potrebbe durare 4-5 anni. La seconda prevede un rifacimento totale della copertura con lavori di efficientamento energetico.

La piscina Sempione in un'immagine di repertorio

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