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ALLARME IN CARCERE
30 Giugno 2023 - 14:51
I tre agenti sono stati trasportati dal carcere al Maria Vittoria
Ancora problemi nel carcere di Torino. A meno di 48 ore dal suicidio di una detenuta, questa mattina tre agenti di polizia penitenziaria sono finiti in ospedale a causa dell'incendio appiccato da un detenuto che ha anche costretto all'evacuazione di un'ottantina di persone.
E' successo poco dopo le 6 di questa mattina, nel padiglione B, dove il detenuto, senza un apparente motivo, è riuscito ad appiccare il fuoco a materassi e suppellettili della sua cella. Il rogo ha causato subito una spessa coltre di fumo che si è allargata nei corridoi e nelle altre celle del padiglione. I primi a intervenire sono stati gli agenti di polizia penitenziaria, che di fronte all'emergenza sono stati costretti a evacuare due sezioni - 80 detenuti circa - per tutelare l'incolumità di chi, ovviamente, non poteva sfuggire all'esterno per evitare di respirare fumo. Nel corso delle operazioni, tre agenti sono rimasti intossicati e hanno dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale Maria Vittoria. Un episodio che fa seguito a quello, meno grave, della sera precedente, quando nel padiglione A un detenuto italiano è stato sorpreso a parlare tranquillamente con il suo smartphone - ovviamente proibito in carcere - che gli è stato regolarmente sequestrato.
Abbastanza per lanciare l'ennesimo allarme sulle condizioni del carcere torinese. A farlo è il sindacato dell’Osapp: "La situazione sta divenendo sempre più pericolosa attendiamo risposte concrete dalla politica e dal Dipartimento della polizia penitenziaria, tuttora silenti".
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