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Il caso

Occupati dai drogati, vandalizzati o sigillati: ora i vespasiani di Torino rischiano di sparire

Dal parco Sempione a piazza del Donatore del Sangue, ecco tutti i bagni da abbattere

Il vespasiano abbandonato di piazza Abba

Il vespasiano abbandonato di piazza Abba

Sono sempre di più, in città, i vespasiani abbandonati, sigillati con delle paratie o semplicemente in pessime condizioni. Con tag e scritte ovunque, magari anche parzialmente rovinati dal passare del tempo e dall’assenza di manutenzione. Ne sa qualcosa la Circoscrizione 6 che sta pensando di abbatterne alcuni.

«Cercheremo di intercettare sia le necessità dei cittadini in merito all’utilizzo dei vespasiani, sia il mantenimento della storicità di alcuni di essi» ha precisato in commissione la coordinatrice all’Ambiente del centro civico, Giulia Zaccaro.

Lo storico vespasiano abbandonato di piazza Abba

Richieste abbattimenti

Al momento ci sono alcune richieste precise per gli orinatoi pubblici. La prima riguarda il bagno chimico del parco Sempione, all’altezza di via Boccherini. Da tempo diventato un ritrovo per tossici, dentro è quasi impossibile entrare a causa delle siringhe e dei cattivi odori.

I bagni del parco Sempione

Gli operatori lo puliscono ma il via vai - complice anche la presenza delle fabbriche abbandonate, che danno asilo agli sbandati - è pressoché quotidiano. Richieste di abbattimento formalizzate anche per via Anglesio, in zona Barca, e piazza Donatori del Sangue, dove il bagno davanti al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco è chiuso da tempo.

I bagni chimici di piazza del Donatore del Sangue

Per motivi simili a quelli del Sempione (ossia le cattive frequentazioni). Anche i sanitari di piazza Crispi “rischiano” di fare una brutta fine. Con il mercato presente sporadiche volte, sono più i nomadi accampati a usarlo che gli stessi residenti del quartiere Barriera di Milano.

Il vespasiano di piazza Crispi

Piazza Abba

Qualche dubbio anche per il vespasiano storico di piazza Abba, al Regio Parco. Dall’ultima commissione è emerso che piazza Abba, per la sua posizione fisica, è un “monumento storico” «e i residenti ci hanno chiesto la possibilità di aggiustarlo». O in alternativa di murare ingresso, ma senza rimuoverlo.

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