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SANITà
03 Luglio 2023 - 17:45
Poco meno di un anno per completare la progettazione, la cui scadenza è fissata entro la prossima primavera e, poi, la realizzazione del nuovo ospedale alla Pellerina, che raggrupperà il Maria Vittoria e l’Amedeo di Savoia, entrerà nel vivo. E, pare, senza occupare altre porzioni di parco rispetto ai 20mila metri quadrati previsti dagli studi preliminari riguardanti l’impatto delle sole strutture sanitarie sull’area verde nel suo complesso. Il bando di gara sarà pubblicato a metà luglio avviando così il percorso verso la creazione di uno dei principali poli sanitari finanziati dall’Inail in Piemonte per un importo di 185 milioni di euro.
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In parallelo, inoltre, correrà anche la procedura di assegnazione del futuro Parco della Salute e della Scienza a cui sta lavorando il commissario straordinario Marco Corsini e che, entro novembre, dovrebbe approdare «a una soluzione che consenta di proseguire il percorso di realizzazione dell'opera di cui si confermano i tempi previsti dal cronoprogramma» come ha sottolineato il governatore Alberto Cirio al termine del vertice sul nuovo ospedale alla Pellerina convocato con il Comune e l’Azienda Sanitaria Città di Torino, con la collaborazione istituzionale del Politecnico di Torino. Secondo un primo “piano di dimensionamento” il progetto ottimale dovrebbe prevedere una struttura articolata in tre “blocchi sanitari”. una prima valutazione volumetrica richiederebbe una superficie di poco più di 76mila metri quadrati di cui 5.600 per l’area materno/ infantile, 4.400 per l’area diurna, 5.400 per l’interventistica, 15.300 per le degenze ordinarie e 2.900 per le intensive, 4.100 per il pronto soccorso, 5.500 destinati ai servizi sanitari, 11.500 per il personale, 1.000 per gli utenti e 7.100 per servizi generali, oltre a 13mila metri quadrati di collegamenti tra le varie strutture. Un progetto che, però, non ha mancato di suscitare polemiche e ricorsi, come quello presentato dai cittadini per "salvare" il parco, che ha tirato in ballo anche la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti.
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I posti letto previsti sono 543 rispettivamente 380 in degenza ordinaria, 40 in “day hospital” e 31 per la terapia intensiva. Di questi, poi, 92 verrebbero destinati alla cura delle malattie infettive e alla creazione di un centro di riferimento dedicato. Il nuovo ospedale ad alta complessità medica non interesserà, però, «l'utilizzo delle aree limitrofe del parco impegnandosi a mantenere il bilancio positivo in termini di suolo consumato» ha assicurato il sindaco Stefano Lo Russo. Lo studio già realizzato dal Politecnico, frutto della convenzione di collaborazione tra Regione Piemonte, Azienda Zero e Politecnico di Torino, ha ipotizzato un impianto di tipo orizzontale con tre corpi trasversali separati da ampi spazi verdi con vetrate e gallerie di collegamento. Puntando anche su bassi consumi energetici grazie a sistemi di autoproduzione, come pannelli fotovoltaici e geotermia. Saranno previsti luoghi di socializzazione a disposizione dei pazienti e dei propri cari e del personale sanitario, ma anche della cittadinanza. Particolare attenzione sarà posta alla informatizzazione e alla automazione del sistema sanitario, sia in termini terapeutici che di gestione. Soddisfatto il direttore dell’Asl di Torino, Carlo Picco. «Erano moltissimi anni che a Torino non si programmava un nuovo ospedale e il Maria Vittoria sconta dei limiti strutturali non più superabili, nemmeno con interventi straordinari».
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