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QUANTI DISAGI
15 Luglio 2023 - 16:19
Ecco come si presentava questa mattina l'aeroporto di Caselle
Deserto a Caselle, caos a Malpensa. Si può riassumere così il sabato nero del trasporto aereo, a causa dello sciopero andato in scena - per otto ore in tutta Italia - del personale dell’handling, carico e scarico dei bagagli, addetti al check-in, piloti e cabin crew. Allo scalo torinese, il deserto più assoluto. Del resto, erano trenta i voli cancellati, in arrivo o in partenza all'aeroporto internazionale “Sandro Pertini”. Il primo volo a non partire è stato quello per Dublino di Ryanair. Le cancellazioni hanno riguardato anche voli di Ita Airways, Air France, Air Dolomiti, Klm, Iberia e Wizz air, con destinazioni in Italia e in altri paesi europei. Solo per ricordare alcune mete, non partivano gli aerei diretti a Londra, Roma, Amsterdam, Madrid, Catania, Stoccolma, Francoforte, Tirana, Bari, Parigi e Charleroi. «Il nostro volo per Tirana doveva partire alle 14.40 - spiega un papà con la figlia, albanesi - ma è stato cancellato. In Albania abbiamo la famiglia, il prossimo volo non so quando riusciamo a prenderlo».
Ma appunto, a parte sparuti viaggiatori, non c’era anima viva a Caselle. Bar, tabaccherie, negozi e supermercati erano regolarmente aperti, peccato che non ci fossero clienti. I pochissimi viaggiatori presenti allo scalo, provavano a chiedere spiegazioni agli sportelli. Sebbene tutti sapessero dello sciopero, qualcuno ignraro dello stato di agitazione dei lavoratori c’era. Un po’ più di movimento, invece, sul lato arrivi, dove comunque i voli cancellati non mancavano. Niente affari per i negozi, ancora meno per i tassisti. Fuori da Caselle, si contavano appena un paio di vetture bianche.
Ma se Torino piange, Milano non ride. Tra Malpensa e Linate, i voli cancellati sono stati 150 su un totale di 800. A Malpensa, però, la ressa in aeroporto c’era, anche perché alcuni voli che sono partiti lo hanno fatto con ritardo. Insomma, vacanze rovinate per molti torinesi, alcuni dei quali avevano prenotato il loro viaggio dall’aeroporto milanese di Malpensa.
Intanto, contro lo sciopero del comparto del trasporto aereo proclamato dai sindacati è scattato l'esposto del Codacons. Un esposto rivolto a 104 procure e anche alla Corte dei Conti. «Siamo di fronte a una forma di violenza inaudita verso i cittadini e verso gli operatori turistici - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - perché 250mila viaggiatori sono rimasti a terra, perdendo giorni di vacanza e soldi pagati per strutture ricettive e servizi vari. Un danno complessivo da centinaia di milioni. Si ipotizza la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio».
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