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I RINCARI
29 Luglio 2023 - 17:26
Fare benzina in autostrada ora costa più di 2,5 euro al litro
Il rincaro è servito in autostrada, proprio ora che luglio è finito ed entriamo nel mese di agosto, l’alta stagione per eccellenza per quanto riguarda le partenze per le vacanze. Ma gli italiani, torinesi compresi, si mettano il cuore in pace, perché fare il pieno adesso costa un salasso. A rivelarlo è Assoutenti, che ha pubblicato la mappa del caro-carburante in Italia. I prezzi, sia della benzina che del gasolio, sono in forte rialzo, al punto che su alcune autostrade del Paese i listini della verde hanno già sfondato quota 2,5 euro al litro. Giusto per fare qualche esempio, sulla A4 Venezia-Trieste la benzina, in base alle rilevazioni eseguite sui prezzi indicati dai gestori tra il 27 e il 28 luglio scorsi, ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per quanto riguarda il servito, mentre il gasolio ha toccato i 2,4 euro al litro. E sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 invece il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro.
Ma i listini sono esorbitanti anche sulla rete urbana ed extraurbana di numerose regioni d’Italia: ad esempio sulla via Provinciale di Arpaise (Bn) un litro di verde (al servito) costa 2,552 euro, e il gasolio addirittura 2,619 euro. In Calabria a Serra San Bruno (Vv) la benzina è a 2,499 euro, il diesel a 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio. Motivo per cui ora le associazioni si rivolgono al governo. «Chiediamo al governo di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l'andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare cosa avviene nella formazione dei listini durante tutta la filiera, dall'estrazione alla vendita presso i distributori», è il commento del presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.
La scorsa settimana, il nostro giornale aveva già lanciato l’allarme-benzina in città, dove al servito il costo del carburante superava i 2 euro al litro in diverse stazioni. Anche perché secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi ministeriale, per chi al distributore si rifornisce al servito il prezzo medio della benzina era già salito a 2 euro al litro, contro gli 1,996 euro delle rilevazioni precedenti. E il rincaro c’era stato, in città, anche per i diesel, col servito a 1,852 euro al litro contro i precedenti 1,845. Per fortuna, la benzina in modalità self è ancora al di sotto della cifra di 1,9 euro. E all’orizzonte non c’è alcun taglio delle accise sui carburanti. Insomma, dopo la stangata in città, ora il salasso è anche in autostrada, compresa la nostra Torino-Piacenza dove un pieno fa “dimagrire” decisamente il portafoglio.
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