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La segnalazione

Spunta il "Crack store", sul marciapiede le indicazioni per comprare la droga

A due passi dalle zone di spaccio, qualcuno ha descritto (a suo modo) il disagio di chi vive nelle periferie

Il marciapiede del crack in corso Giulio Cesare

Il marciapiede del crack in corso Giulio Cesare

Droga, risse, bivacchi, degrado. Tra Barriera di Milano e borgo Aurora i problemi non sembrano mancare mai, nemmeno quest'estate.

A due passi dalle zone di spaccio, in corso Giulio Cesare angolo via Sesia, qualcuno ha raccontato e descritto (a suo modo) il disagio di chi vive nelle periferie.

Per terra - utilizzando un gessetto - è stata vergata la scritta "Crack store" con le distanze (in metri) dalle zone dove i pusher vendono la droga tutti i giorni alla luce del sole.

La polemica

«Quando la realtà supera l’immaginazione, chiedo ai nostri amministratori cosa aspettano?» commenta un utente sul web. «Dopo gli ultimi tafferugli sul 4 - commenta Raffaele Petrarulo, responsabile del dipartimento sicurezza FI della Città -, la situazione sembra peggiorare a vista d'occhio. Con il capogruppo in Regione di Forza Italia Paolo Ruzzola chiederemo con una nota scritta al prefetto, al sindaco e a Gtt, un cambio di rotta».
Emergenza crack
Il Crack è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta. Ricavata tramite processi chimici dalla cocaina, viene assunta inalando il fumo dopo aver sciolto i cristalli.
Provoca psicosi, stati paranoici, schizofrenia aggressività e alienazione. Vengono utilizzate pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Si chiama così per gli scricchiolii che provoca  quando si scalda.
Il crack induce dipendenza psichica e nella periferia nord è visto come un vero nemico. Purtroppo nonostante le numerose denunce di cittadini e commercianti la situazione, dal punto di vista della sicurezza, non sembra essere cambiata di una virgola.

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