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IL CASO

Il palazzo è in vendita, gli inquilini protestano dai balconi: «Vergogna»

Striscioni dei condomini contro la decisione della proprietà di vendere

Il palazzo di corso Regina Margherita 294

Il palazzo di corso Regina Margherita 294

Il foglio incriminato se lo sono ritrovati una mattina, entrando nell'ascensore. “Vendita immobiliare”, così c’è scritto dentro a un palazzone di corso Regina Margherita angolo corso Potenza, nove piani per 63 famiglie. Che ora dovranno trovarsi un altro posto perché il palazzo è in vendita. La proprietà, società appartenente a una famiglia torinese, ha infatti deciso di vendere l’immobile in blocco. E agli inquilini è stato comunicato che entro settembre dovranno decidere se acquistare oppure restare in casa fino alla scadenza.

Un fulmine a ciel sereno per gli abitanti, che hanno deciso di protestare in maniera plateale: piazzando lenzuola ai balconi con scritto “Vergogna” e “Famiglie per strada”. «Così tutti vedono quello che succede qui, è una vergogna. Io ho più di 80 anni. Chi mi fa un mutuo alla mia età?», protesta un signore entrando in casa. Chi ha il contratto in scadenza a fine anno ha già ricevuto una raccomandata, gli altri solo comunicazioni verbali e telefoniche. Dopo che è apparso il biglietto con la vendita immobiliare, un addetto di Investitalia, società che ha il mandato per la vendita, è venuto a citofonare porta per porta invitando le persone a prendere un appuntamento in ufficio per decidere il da farsi.

Ma a qualcuno questo comportamento non è piaciuto, e lo si capisce salendo le scale dove compare il seguente foglio: “Cara agenzia, ti chiedo gentilmente di non suonare al mio campanello perché potrei reagire male. Fino alla fine del nostro contratto sono io a decidere chi fare entrare a casa mia. Tu non sei il benvenuto. Te lo scrivo su un pezzo di carta come ha fatto la proprietà con me. Spero che tu abbia recepito il messaggio”. Siamo quindi ai ferri corti e la tensione è alle stelle. «Sono venuta dalla Sicilia per stare vicino alle mie figlie, non è nemmeno un anno che abito qui - racconta Flavia Lo Giudice - e ora dovrò fare l’ennesimo trasloco, a quasi sessant’anni. Ma le cifre degli affitti in giro sono esorbitanti».

Di fronte allo stabile c’è quello dell’ex Enel, noto come “Eblò”. L’anno prossimo verrà rifatto con reception, co-working, zone relax, un ristorante e un’area comune. Al momento è abbandonato. Ma è del palazzo abitato, al civico 294 di corso Regina Margherita, che non si conosce il destino, a parte il fatto che è in vendita. Investitalia replica così: «La proprietà non vuole più tenere l’immobile e ha deciso, legittimamente, di vendere. Dando la possibilità agli inquilini di comprare. Noi li incontreremo tutti e qualcuno ha già deciso di acquistare». Ma la maggior parte dei condomini è su tutte le furie e protesta - per adesso - appendendo lenzuola e striscioni sui balconi di casa.

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