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06 Agosto 2023 - 20:10
La spiaggia di Finale Ligure
Quanto costa una giornata al mare in Liguria, nel primo weekend di agosto da bollino nero? Per scoprirlo c’è solo un modo, partire. Stazione Lingotto, ore 8,15. Il treno delle 8,34 per Ventimiglia è esaurito dalla sera prima. «Stamattina ho già mandato via altre quindici persone in coda», spiega la signorina della biglietteria. E allora vada per quello delle 9, dove ci sono ancora 40 posti disponibili. Costo 14,15 euro con discesa a Finale Ligure. Ma in tutto il viaggio, dei controllori neanche l’ombra. Non bene. Così come non bene l’aria condizionata: a palla. Irene, che viaggia con amici, si infila la felpa: «Qui prendiamo tutti la bronchite».
Scesi a Finale Ligure, la prima tappa è la spiaggia. Ai Bagni Vittoria un ombrellone e due lettini, in prima fila, costano 70 euro. Un po’ cari. «Ma abbiamo aumentato di poco, appena 2 euro rispetto all’anno scorso», affermano i titolari Daniele Conte e Nicoletta Bertagnon. «Troppo caro? Dipende, qui offriamo tanti servizi dal wi-fi alle canoe fino alle biciclette e portiamo anche il pranzo in spiaggia».
Tra gli ombrelloni si parte alla ricerca dei torinesi, per domandare ai nostri concittadini il perché la scelta della “cara” Liguria. «Veniamo qui da cinquant’anni - raccontano Michele Berruto e la moglie Pina - anche se i prezzi sono alti. Un caffè costa 1,30 euro, una bottiglia d’acqua da mezzo litro 1,20 euro». Eppure la riviera attira i torinesi, anche se l’autostrada può essere un inferno, salato per giunta. «Quindici euro la Torino-Savona, esagerato. Senza contare che da Altare in poi è tutto un cantiere», prosegue Michele Berruto. Poco più in là, ai bagni Ondina, la prima fila costa addirittura 85 euro. «Noi paghiamo 800 euro per venti giorni. Ma io vengo qui da una vita, a Finale ho amici e una casa. Certo, la spesa vado a farla al Penny per risparmiare, la Coop è troppo cara», racconta Luciano Mosciati, altro torinese in vacanza. In prima fila ai bagni Ondina ci sono Piergiorgio e Giulia, da Rivoli. Hanno tre figli. «In cinque è dura fare le vacanze. Anche le piccole cose costano: un cono piccolo 3 euro».
All’ora di pranzo, lo sguardo si sposta sui menù dei locali sul lungomare: 20 euro un piatto di tagliolini alle vongole, 18 euro un hamburger di vitello col contorno di verdure. Insomma, tra pranzo e cena una famiglia di cinque persone può spendere anche 200 euro in tutto. Se a questo sommiamo 80 euro per un ombrellone e due lettini in spiaggia, 300 euro a notte in media nell’hotel - a meno che non si opti per un b&b a dieci chilometri dal mare - la spesa totale per una giornata sfiora i 600 euro.
Il tutto, senza contare i trasporti. Trenta euro in autostrada tra andata e ritorno a cui va aggiunta la benzina non proprio a prezzo di saldo. Oppure c’è la soluzione treno: 30 euro anche qui, in totale, su un regionale veloce. Dove nemmeno al ritorno, i controllori passano a vedere i biglietti.
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