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LE REAZIONI
19 Agosto 2023 - 19:07
Vannacci ha scritto "Il mondo al contrario"
Pro e contro. Come sempre quando scoppiano casi controversi, il popolo dei social si divide a metà, tra polemiche, accuse, repliche e sfottò. Questa volta, al centro della contesa c’è il libro “Il mondo al contrario” nel quale il generale Roberto Vannacci se la prende con omosessuali, ambientalisti, extracomunitari e persino genitori adottivi. Un libro “politicamente scorretto” in un’epoca in cui bisogna fare attenzione persino alla declinazione di un nome o di un aggettivo, non poteva fare altro che scatenare un vespaio. E così è stato, con tanto di sollevamento dell’incarico, come annunciato dal ministro della Difesa Guido Crosetto che su twitter si è poi affrettato a spiegare che il generale «non è stato destituito. Come da prassi nelle Forze Armate è stato avvicendato nell’incarico, su decisione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, a tutela Sua e della Forza Armata, in attesa di accertare i fatti ed ascoltare tutti gli interessati».
Il Generale Vannacci non è stato destituito. Come da prassi nelle Forze Armate è stato avvicendato nell’incarico, su decisione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, a tutela Sua e della Forza Armata, in attesa di accertare i fatti ed ascoltare tutti gli interessati.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) August 18, 2023
Pronta la replica, sempre via Twitter, dell’ex senatore Simone Pillon: «Apprezzo che un generale dei parà sappia distinguere un maschio da una femmina mentre trovo grave che Crosetto esprima valutazioni disciplinari su Twitter, oltretutto su pressione della sinistra. Il gen. Vannacci ha servito con onore la Patria per anni. Non va scaricato così».
Apprezzo che un generale dei parà sappia distinguere un maschio da una femmina mentre trovo grave che #Crosetto esprima valutazioni disciplinari su Twitter, oltretutto su pressione della sinistra.
— Simone Pillon (@SimoPillon) August 18, 2023
Il gen. #Vannacci ha servito con onore la Patria per anni. Non va scaricato così. pic.twitter.com/1GHffYTKIL
Ancora più pesante l’attacco di Vittorio Feltri: «Io ho sempre stimato Crosetto. Ma ha gestito la vicenda del generale coi piedi e senza cervello, e mi stupisco che la Meloni, un genio, gli abbia permesso di fare una cazzata tanto grossa».
Io ho sempre stimato Crosetto. Ma ha gestito la vicenda del generale coi piedi e senza cervello, e mi stupisco che la Meloni, un genio, gli abbia permesso di fare una cazzata tanto grossa.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) August 19, 2023
Il saggista e opinionista Diego Fusaro, su Facebook, invece rivolge a tutti un invito: «Prima di esprimere un giudizio completo, di condanna o di celebrazione, sarebbe il caso di leggere il libro».
Sceglie Facebook anche il giornalista ed ex deputato Daniele Capezzone: «Su Vannacci non mi convincono i due fronti in lotta: quelli che lo difendono ma solo perché in realtà condividono ciò che ha scritto; quelli che lo attaccano solo perché non condividono le sue tesi. Cosa manca o cosa mi pare che manchi? La posizione liberale pro free speech. Quella di chi difende la libertà di parola di Vannacci e al tempo stesso dissente dai suoi contenuti».
Una difesa arriva dal deputato Giovanni Donzelli: «Nessuno ha dato alla sinistra italiana il diritto di autonominarsi censori, agenti morali del politicamente corretto. Non spetta al Pd decidere cosa si può scrivere o non scrivere nei libri». Lapidaria l’osservazione, ancora su Facebook, di Francesco Storace, presidente della Regione Lazio, che si affida a un gioco di parole: «L’impennata di vendite del libro di Vannacci conferma che l’Italia è in Generale una Nazione di destra».
Ma non sono solo i politici a schierarsi. C’è anche la gente comune. Vediamo, ad esempio, cosa ne pensano i nostri lettori, che hanno commentato gli articoli usciti al riguardo sul nostro sito. «Non ho letto - dice Massimiliano Santucci - e non leggerò il libro in questione (e non perché non sia un lettore). Grande generale forse sì, ma altrettanto ingenuo ed improvvido». Il commento di Filippo Franco, che sulla pagina Facebook del nostro quotidiano ha raccolto parecchi like, è lapidario: «Ottimo, finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire quello che tutti pensiamo» anche se Luciana Borello non è d’accordo: «Contenta per lei che abbia trovato chi rappresenta il suo pensiero, ma mi sembra perlomeno presuntuoso quel “ tutti“». Ma c’è anche chi si augura un futuro politico per il generale appena destituito, come Michela Barbero: «Dovesse candidarsi avrebbe il mio voto». Di sicuro invece non lo voterà Claudio Freguglia, secondo cui il generale è «un altro fenomeno da baraccone. Almeno cosi venderà qualche copia del libro».
Naturalmente, come sempre, sui social non mancano coloro che scorgono ovunque la possibilità di complotti e trame nascoste. E il libro del generale Vannacci non fa eccezione. Ad esempio per Antonella Rossini «questa è una manovra per toglierlo dalle scatole, visto la sua denuncia sull’uranio impoverito». Un pensiero che a quanto pare condivide anche Elsa Benedetti: «Quello è il problema principale poi gli avranno detto pubblica questo libro scritto da chissà chi e togliti dai c...».
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