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Il duplice omicidio

Il killer di Mondovì non risponde ai magistrati. La madre lo difende: «E' malato»

Resta in carcere Sacha Chang, arrestato per aver ucciso il padre e l'amico di famiglia

Mondovì Sacha Chang killer

Sacha Chang

Si è avvalso della facoltà di non rispondere al giudice Sacha Chang, l'olandese di 21 anni arrestato per l'omicidio del padre e di un amico di famiglia (avvenuto il 16 agosto a Montaldo Mondovì, un paesino nel Cuneese).

L'udienza di convalida del fermo si è svolta nella mattinata di oggi nel carcere di Cuneo. Il fermo è stato convalidato ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

I Chang avevano visitato Firenze e la zona dei laghi della Lombardia. Poi si erano fermati a Montaldo Mondovì, proprio per andare a far visita a Ter Host, amico di famiglia che li stava ospitando per una breve vacanza nella propria casa. Padre e figlio erano arrivati nella provincia di Cuneo il 10 agosto e sarebbero ripartiti per l’Olanda proprio il 16, il giorno in cui Sacha ha commesso il duplice omicidio. Lambertus Ter Horst, medico con studi ad Harderwijk e Hierden, in Olanda, aveva acquistato casa a Montaldo Mondovì nel 2019. Dopo averla ristrutturata, vi trascorreva i periodi di vacanza. E in questi giorni stava facendo costruire una piscina nella parte retrostante dell’abitazione. È stato proprio un operaio a soccorrerlo per primo dopo che Sacha ha inferto 26 coltellate al padre e poi se l’è presa con il medico, che nel frattempo si era trascinato sulla porta di casa per chiedere aiuto. Quindi è scappato nei boschi, dov’è rimasto fino a quando è stato rintracciato e catturato alle 9 di venerdì mattina.

Le ricerche dei carabinieri sulle colline attorno a Mondovì

Sacha è poi stato trasportato all'ospedale di Mondovì e in caserma, dove ha incontrato brevemente la madre e il fratello minore per un saluto. Poi la signora Marylke è ritornata in Olanda, limitandosi a dire soltanto che «mio figlio è malato».

Ora gli avvocati difensori del 21enne, Luca Borsarelli e Gabriele Carazza, attendono dalla madre del giovane la documentazione che attesti la presenza di un disagio di natura psicologica o psichiatrica. A quel punto potrebbero chiedere una ulteriore perizia psichiatrica in Italia, dove il giovane olandese sarà giudicato. E rischia l'ergastolo.

Ma Sacha ha realizzato l'accaduto? «Questo non potrei saperlo, effettivamente» ha risposto ai giornalisti fuori dal carcere l'avvocato Carazza, che ha assistito il giovane durante l'udienza di convalida (insieme a un interprete di lingua olandese). Ma finora la strategia dei legali è ridurre al minimo le dichiarazioni, in attesa di avere dei documenti in mano: «Il ragazzo si trova in una situazione abbastanza particolare, considerando che si trova al di fuori del suo contesto nazionale» commenta ancora Carazza a proposito delle condizioni attuali di Chang.

La cappella dove si trovava Sacha Chang quando è stato trovato

Scelgono di non parlare anche i parenti di Ter Host, che si sono affidati a un'agenzia di comunicazione olandese come i Chang. Ma hanno affidato a un amico olandese di Montaldo Mondovì una breve lettera che, sabato sera, è stata letta durante una veglia di preghiera organizzata in borgata Roa Piana, dov'è avvenuto il duplice omicidio: «Cari vicini e cari amici di papà, è un conforto che questa sera ricordiate la scomparsa di nostro padre e del vostro vicino. Bert era felice a Montaldo Mondovì e ha apprezzato la vostra amicizia, i vari contatti, le attività. Sappiamo che molti di voi hanno assistito all'accaduto e hanno fatto tutto il possibile per salvarlo. Siamo grati per tutto il lavoro delle forze dell'ordine e speriamo di ricevere presto risposte».

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