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La tragedia durante la vacanza

Bimbo di 9 anni muore punto da un calabrone

Il piccolo vittima di uno shock anafilattico: i genitori hanno tentato un massaggio cardiaco ma è stato tutto inutile. Donati gli organi

Bimbo di 9 anni muore punto da un calabrone

Tragedia a Costa Vescovato, piccolo centro nella provincia di Alessandria. Un bambino di 9 anni, di nazionalità tedesca, ha perso la vita a causa di una puntura di calabrone. La famiglia del piccolo, composta dalla madre, dal padre e dalla sorellina di 6 anni, originari di Norimberga, si trovava in vacanza in Piemonte in quanto la mamma voleva rivedere i luoghi di sue passate vacanze quando era bambina.

Il tragico episodio ha avuto luogo la sera di lunedì intorno alle 20. Il bambino, in compagnia dei suoi cari, soggiornava presso un agriturismo della Cooperativa Valli Unite. Mentre passeggiavano tutti insieme nei pressi di una stalla, il piccolo è stato punto al collo. Dopo la puntura le condizioni del bambino sono peggiorate rapidamente , e in pochi istanti è sopraggiunto uno shock anafilattico. I genitori sono stati i primi a intervenire, praticando un massaggio cardiaco prima dell’arrivo dei soccorritori del servizio 118. Dopo un’ora di tentativi, il cuore è ripartito e il piccolo è stato trasportato all’Ospedale Infantile di Alessandria. Purtroppo, però, le sue condizioni erano troppo gravi e dopo tre giorni è stata dichiarata la morte cerebrale.

Il personale medico che ha assistito al caso ha spiegato alla famiglia che persino se la puntura fosse avvenuta a pochi metri dall’ospedale, poco avrebbe potuto essere fatto a causa della reazione allergica estremamente violenta manifestata dal piccolo. Il veleno inoculato dal calabrone ha scatenato un arresto cardiaco. I genitori, stravolti dal dolore, hanno acconsentito alla donazione degli organi.

Secondo quanto riportato dai giornali locali, il sindaco del paesino, Ottavio Rube, conosce bene la famiglia. E’ stato lui a spiegare che i familiari della vittima erano a conoscenza dell’allergia al polline di cui soffriva il ragazzino ma pensavano fosse l’unica. «Abbiamo ispezionato l’area della cooperativa - spiega il primo cittadino - e abbiamo distrutto due nidi di calabroni e uno di vespe, ma nell’agricampeggio, dove il bambino è stato punto, non c’erano nidi. È stato un calabrone di passaggio. Questo è il momento in cui fanno i nidi nei tronchi delle piante e ce ne sono tanti perché fa molto caldo».

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