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Paparazzato ad Alassio

Ecco chi è la donna misteriosa di Segre. E' bionda come Cristina Seymandi

L'incontro in un Caffé di Alassio, poi il finanziere è andato ad Assisi a pregare. La signora è di Torino e abita alla Crocetta

La foto

In un Caffé di Alassio

“Gli uomini preferiscono le bionde”, forse non proprio tutti, Massimo Segre certamente sì. Infatti, in uno degli ultimi giorni trascorsi ad Alassio, il commercialista e finanziere Massimo Segre è stato fotografato seduto al tavolino di un bar non lontano dalla spiaggia, in amabile conversazione con un’affascinante signora, ovviamente dai lunghi capelli biondi, come quelli di Cristina Seymandi.

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La fotografia che li ritrae presenta l’immagine sfuocata del volto di lei, mentre Segre è ampiamente riconoscibile. Generica anche la descrizione della “donna del mistero”: «Quasi tutti gli anni trascorre le vacanze ad Alassio dove possiede una casa».

Vive a Torino in zona Crocetta, è una manager e conosce il dottor Segre da tempo e pare che fosse presente alla famosa festa della rottura lo scorso 27 luglio. Nessuna indiscrezione sulla vita privata della signora («non è un personaggio pubblico») e sapeva perfettamente «che incontrando il commercialista in un locale, tra la gente, la cosa avrebbe potuto suscitare qualche pettegolezzo.

A tutela di se stessa, la signora aveva inforcato un paio di grossi occhiali neri, molto simili a quelli di un’altra “donna del mistero”, M.G. che sul sito di questo giornale, per ben due volte, da Bardonecchia, ha detto la sua sullo scandalo dell’estate. Dopo l’incontro con l’amica, Segre ha lasciato il bar e si è diretto dalla parte opposta di lei, attirando l’attenzione di una troupe televisiva che ha tentato, invano, di porre qualche domanda e di ottenere delle risposte; un po’ come “l’intervista muta” di Enrico Cuccia ad un inviato di Striscia la Notizia e che molti ricordano.

Il giorno successivo, Segre, come programmato, ha lasciato Alassio, è tornato a Torino (vi farà definitivamente ritorno i primi di settembre, come Cristina che lascerà il Vietnam proprio in quel periodo) per poi ripartire subito, in auto, alla volta di Assisi.

Nella città di San Francesco, Segre ha incontrato il frate GianMaria Polidoro, 90 anni, dottore di Filosofia e Teologia, cofondatore del Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli, uno dei due francescani che ai tempi, si recarono dal presidente Usa Ronald Reagan ed al Cremlino per indicare una via di dialogo come possibilità di superare la guerra fredda. Dall’amico frate, Segre ha ricevuto in dono un libro, scritto dallo stesso religioso: “Economia & Spiritualità” e con tanto di dedica autografa: «A Massimo, perché porti spiritualità nel suo lavoro».

Mentre nel libro delle firme di visita alla Porziuncola, Segre ha voluto scrivere un pensiero: «In un luogo di pace, per invocare la pace: tra i popoli e le persone del mondo». Un pellegrinaggio che Segre ha voluto condividere sui social, corredandolo con fotografie e pensieri: «Ad Assisi con Padre GianMaria Polidoro - ha scritto il commercialista su Facebook- a pregare per la PACE! Pace tra la Russia e l’Ucraina, per le tante guerre dimenticate, per le piccole diatribe personali, che da qui paiono ridicole, per tutti gli uomini e le donne di buona volontà. PACE E BENE A TUTTI!», anche a Cristina. Quasi un passo indietro dal “J’accuse” pronunciato alla festa in collina.

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